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Bonansea a Bricherasio: «La Juve crede in me. Futuro? Seguo il mio cuore» – VIDEO

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Bonansea a Bricherasio: la giocatrice della Juventus Women è stata protagonista di un evento nella città nella quale è cresciuta

(dal nostro inviato) – Dopo l’entusiasmante esperienza al Mondiale, Barbara Bonansea è tornato a Bricherasio, la città nella quale è cresciuta. La giocatrice ha toccato con mano l’affetto dei tanti tifosi presenti all’evento, in una serata dedicata interamente alla calciatrice della Juventus Women. Bonansea ha rilasciato un’intervista, tracciando un bilancio del Mondiale e parlando anche degli obiettivi con il club bianconero.

CAMPIONATO – «Penso che quest’anno sarà un campionato ancora più difficile di quello dell’anno scorso. Le squadre si sono attrezzate e saremo la squadra da battere per cui tutte contro di noi saranno agguerrite. Sarà un campionato avvincente».

CHAMPIONS LEAGUE – «Dobbiamo aspettare il sorteggio perché ci sono squadre toste da affrontare. L’obiettivo è anche quello, ossia di rimanere sulla scia del Mondiale e vedere se anche in Champions riusciamo a battere queste squadre».

L’AFFETTO – «Sono un po’ le emozioni che vivevamo là. Non mi aspettavo questo boom, perché quando eravamo in Francia non ce ne accorgevamo. Ce lo dicevano, e quando sono tornata me ne sono accorta».

ESTERO – «Ho detto già in tante interviste che l’estero è anche un’esperienza di vita. Non è ancora arrivata l’occasione, quindi sono ben felice di essere alla Juve perché è una delle top squadre e spero lo diventi anche in campo europeo».

Bonansea ha parlato anche ai microfoni di Sky Sport: di seguito riportate le sue dichiarazioni.

BRICHERASIO – «Qua è dove sono nata e dove ho vissuto fino ad ora. Mi fa piacere vedere questa gente, che è venuta a salutarmi e a ringraziarmi dopo il Mondiale»

I RICORDI – «Ci ho pensato perché bisogna sempre ricordarsi da dove si è partiti. Ho mosso i primi passi con i maschi al Bricherasio per otto anni, poi sono arrivata qua»

ENTUSIASMO – «Là in Francia eravamo un po’ ovattate, poi quando sono tornata ci siamo accorte che abbiamo fatto qualcosa di speciale».

ESULTANZA ALLA TARDELLI – «Ho visto delle immagini e fa piacere essere paragonati. È quello che ci aspettavamo da tempo… Quella vittoria ci ha dato entuasiasmo per affrontare le altre squadre. Speravamo di andare più avanti, ma siamo uscite a testa alta».

PASSATO AL TORO – «Non potevo dire che ero juventina però… Lo Stadio delle Alpi era vicino e io sognavo un giorno di calpestare quell’erba… E quando l’ho fatto sono stata come una bambina felice».

OBIETTIVI – «Speriamo di confermarci in campionato e fare un bel cammino in Champions League. In Nazionale spero di continuare come abbiamo fatto al Mondiale e qualificarci all’Europeo».

L’OLANDA – «C’eravamo accorte che non erano più forti di noi, però ci siamo dovute arrendere. Abbiamo lottato, forse un po’ di stanchezza c’era… Come ho detto siamo uscite a testa alta».

L’EVENTO – «È pieno di gente, non me lo immaginavo… Ho incontrato un sacco di persone in Italia che mi hanno detto che il calcio femminile è pazzesco. Era questo che mi aspettavo».

LE BAMBINE«Sono tutte un po’ timide quindi non fanno tante domande. Io spero di non dire più alle bambine di non ascoltare i genitori che dicono che il calcio è per maschi. Io spero di dire a loro di continuare a seguire i loro sogni».

RIMANE ALLA JUVE – «Sì. Qualche proposta c’è stata, ma alla fine bisogna seguire anche il cuore e continuare alla Juve perché ha creduto in me fin da subito quindi spero di ripagarla anche con qualche gol e qualche altro trofeo. Il Lione? Ho rinunciato perché la Juve ha presentato un progetto importante, e spero che in pochi anni arrivi a quei livelli».

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