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Bonfantini spiazza la Juventus Women: tutti i retroscena dell’addio

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Bonfantini spiazza la Juventus Women: tutti i retroscena di un addio prima quasi dato per scontato, quindi inatteso

Bonfantini va, Bonfantini resta, Bonfantini alla fine va lasciando sorpresa, quasi basita, la Juventus Women. Incredibile colpo di scena nel mercato della Juve femminile che in conclusione vede partire l’attaccante di Verbania, reduce da una prima parte di stagione profondamente negativa.

COSA E’ SUCCESSO – Dall’idea iniziale di mandarla in prestito a gennaio – con il Sassuolo pronto ad accoglierla e un rinnovo in caldo per darle fiducia a lungo termine -, si era passati a alla decisione, apparentemente definitiva, di tenerla in rosa. Nonostante l’arrivo di Nystrom, nonostante la poca considerazione di Montemurro nelle rotazioni. L’ultimo confronto, richiesto urgentemente dalla giocatrice e andato in scena nel tardo pomeriggio odierno, ha invece sancito l’improvviso dietrofront di Bonfantini che ha scelto la Sampdoria per rilanciarsi. Prestito secco e oneroso di sei mesi, ma per ora il rinnovo è saltato: prima Agnese dovrà dimostrare di valere la Juve.

È evidente che la partita di domenica, curiosamente proprio contro la Samp, abbia sancito una forma di rottura. Neanche il risultato larghissimo ha incentivato Montemurro a buttarla nella mischia nella ripresa. A dirla tutta era da un po’ che il tecnico australiano la vedeva troppo leggera negli allenamenti. Agnese ha sbottato quando si è vista superare nelle gerarchie da Pfattner e Duljan. Quasi metà ripresa a scaldarsi: alla fine ha gettato via la pettorina e si è accomodata in panchina sull’orlo di una crisi di nervi. Lenzini e Caruso hanno provato a consolarla con scarsi risultati. Joe l’avrebbe aspettata, come testimoniato dalle parole di ieri: «Con Agnese c”è da rifare un po’ alcune cose, sta passando un periodo di up e down. Dobbiamo trovare equilibrio per trovare l’Agnese che conosciamo. Voglio lavorare con lei per trovare la giocatrice che aspettiamo».

Ma Bonfantini ha deciso, da parte sua, di non lavorare più con lui. Almeno per il momento. Una scelta forse confusa, forse tardiva, ma dal suo punto di vista giusta per cambiare aria, ripartire e mettersi questi sei mesi alle spalle. C’è da pensare al presente prima che al futuro: alla Samp almeno è sicura di giocare.

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