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Bonucci: «La Champions League è uno dei tre obiettivi della stagione»
Leonardo Bonucci, difensore della Juve, ha parlato alla vigilia della sfida di Champions League contro l’Atletico Madrid
Ai microfoni di Sky Sport, Leonardo Bonucci è intervenuto alla vigilia della sfida Atletico Madrid Juve, in programma domani sera al Wanda Metropolitano. Di seguito riportato le dichiarazioni del difensore bianconero.
FIORENTINA – «Sappiamo che a Firenze dovevamo e potevamo fare di più ma le partite dopo la Nazionale sono sempre un’incognita. Una squadra con un grande carattere ha portato a casa un punto da Firenze».
ATLETICO MADRID – «Arriviamo qui con grande entusiasmo, positività ed energia. Ci aspetta una grande partita, l’Atletico in casa tira sempre fuori qualcosa in più. Dobbiamo comandare dal primo all’ultimo minuto».
CHAMPIONS – «La Champions League è una competizione lunga, ci sono periodi in cui stai meglio e altri no. Nel corso di questi anni abbiamo imparato a gestire questi momenti, resta comunque uno dei tre obiettivi della stagione. Giochiamo con entusiasmo e voglia, siamo tra le favorite, non ci nascondiamo, ma ci sono tante componenti che ti portano ad alzare la coppa».
DE LIGT – «De Ligt si sta adattando alla grande al campionato, ha cambiato cultura, lingua, modo di giocare. Serve soltanto dargli tempo, abbiamo grande stima e riconoscenza per lui, è un grande giocatore e ha le basi per diventare uno dei migliori. La Juve ha fatto acquisti mirati per il futuro. Diamoci del tempo, i meccanismi del mister hanno bisogno di prove su prove in allenamento per mettere insieme i meccanismi e diventare la squadra più forte d’Europa».
Il difensore ha poi parlato ai microfoni di Juventus TV:
GARA – «Le due squadre hanno delle identità ben precise, noi stiamo cercando di cambiarla, portando tanto il possesso palla nella metà campo avversaria, cercando di aggredire la prima palla persa, quindi a volte concedendo qualche contropiede, qualche ripartenza. Loro hanno aumentato un po’ il palleggio nella fase iniziale dell’impostazione, comunque restano una squadra molto aggressiva e molto battagliera. Ci aspetterà una partita su questa falsa riga. Loro in casa danno sempre qualcosa in più trasportati anche dall’entusiasmo del pubblico. Noi dovremmo essere bravi a scendere in campo dal primo minuto e cercare di comandare la partita e portarla verso il nostro modo di interpretare le partite. Sono sicuro che sarà un grande match».
CAPITANO – «Sì, è sempre emozionante, è sempre un onore se mi fermo un attimo e penso a quando avevo 10 anni, che indossavo la maglia con le stelle gialle sulle spalle, per la finale del ’96. E pensare oggi di essere il Capitano della Juventus in quella stessa competizione, mi vengono i brividi. Però allo stesso tempo so che ho degli obblighi, devo essere d’esempio, devo aiutare i miei compagni, loro sicuramente mi daranno sempre qualcosa in più come io cercherò di dare a loro».