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Bonucci e Higuain, quando a vincere è la logica dei bilanci e della Champions

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Effetto CR7 sulla cessione di Higuain. L’esperienza di Bonucci piega la tenera età di Caldara (e il sentimento dei tifosi). Vince la logica dei bilanci e della Champions

C’è una spiegazione anche in operazioni apparentemente illogiche  come quella che vede coinvolti Bonucci, Higuain e suo malgrado Caldara. I sette scudetti consecutivi e l’aver annusato la Champions per due volte in tre anni, hanno rimodulato le strategie di mercato della Juventus. Oltre che stuzzicato il desiderio di vincere la vecchia Coppa Campioni a qualsiasi costo e subito“Forti in Italia e sfortunati in Europa” non poteva essere l’unica comprensibile equazione da correggere. Alla lungimiranza dei dirigenti mancava tuttavia qualcosa. Qualcosa che potesse non solo simbolicamente far capire le intenzioni del Club nel breve periodo.

Effetto Ronaldo – E così è stato partorito, o meglio condiviso con i vertici della cassaforte di casa Juventus, l’acquisto di Cristiano Ronaldo considerato da tutti il “marziano” capace di spostare per davvero gli equilibri sul rettangolo di gioco. Di sicuro quelli in campo europeo dove già solo il numero di gol realizzati e il relativo peso specifico nel raggiungimento dell’obiettivo restano un marchio di garanzia. Un acquisto, inoltre, utile a colmare il gap con i Club dai grandi fatturati. E dal grande ritorno commerciale e d’immagine.

Un’operazione non solo sportiva insomma, sostenibile rimodulando la rosa attorno al gioiello portoghese. Condizione, quest’ultima, che ha resettato l’operazione di appena due anni prima legata al nome di Higuain per cui si erano investiti 94 milioni. L’improvviso acquisto di Ronaldo ha però generato un primo effetto negativo proprio sulla cessione del bomber argentino sul quale il Chelsea ha potuto così giocare al ribasso costringendo la dirigenza bianconera a virare sull’interesse del Milan pur di evitare una minusvalenza.

Scambio Bonucci-Caldara – Ed ecco entrare in scena il nuovo asset dirigenziale rossonero capace di condizionare l’operazione con l’aggiunta vincolante dello scambio alla pari tra Bonucci e il neo (ormai ex) juventino Caldara. Il primo pieno di rimorsi e l’ex ata-juventino schiacciato pronti-via dal peso della maggiore esperienza del pentito Bonucci. Unica assente la benedizione dei vecchi sostenitori capaci di riconciliarsi ad un’unica e rischiosissima condizione: la vittoria della Champions senza se e maledetti ma. Con le pistole della critica già puntate sui soliti noti in caso di “fallimento”. Non giriamoci attorno, gli “altri” possono perdere, ma la Juve deve sempre e solo vincere. Senza Higuain e con un Bonucci in più.

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