Hanno Detto
Bonucci: «Vogliamo rivedere la Juve GIOCARE e VINCERE. Motta la scelta MIGLIORE e sull’Italia…»
Leonardo Bonucci torna a parlare di Juve e Nazionale: le dichiarazioni dell’ex difensore a Cronache di Spogliatoio
Intervistato da Cronache di Spogliatoio ha così parlato l’ex difensore e capitano della Juve Leonardo Bonucci.
ITALIA – «Con l’Albania mi erano piaciuti, facevano la corsa in più per il compagno. Dopo non so cosa possa essere successo, forse la sconfitta con la Spagna per il modo in cui è arrivata ha fatto crollare le certezze. Per capire il perché uno ci deve stare dentro e viverlo. Senza dare colpa a nessuno ma sicuramente l’Italia non era quella vista con la Svizzera».
RUOLO IN NAZIONALE – «Sono state voci praticamente inventate dal nulla. Adesso farò il percorso da allenatore a fine luglio a Coverciano ma la mia idea è prendermi un po’ di riposo, godermi la famiglia dopo questo corso».
THIAGO MOTTA – «Credo che in questo momento se la Juventus voleva dare un nuovo progetto tecnico guardando al futuro sia stata la scelta migliore per quello che ha dimostrato al Bologna. Da giocatore ha vissuto grandi piazze; ovvio che la Juventus richiede, non ti dà tempo di sbagliare e devi subito dimostrare».
COSA SI ASPETTA – «Il mio auspicio è che fin dall’inizio si riescano ad incastrare tutti i meccanismi in modo che questo nuovo modo di interpretare il calcio dopo tre anni vissuti come tutti sappiamo, abbia un inserimento veloce nella testa dei giocatori perché noi tutti juventini vorremmo rivedere la Juve giocare, divertire e vincere».
BLOCCO JUVE E BLOCCO INTER – «Noi siamo arrivati a giocarci l’europeo del 2016 e del 2021 dopo aver giocato tanti anni insieme. Il blocco Inter non sono così tanti anni come noi. Ovvio che quando hai tanti giocatori che giocano insieme durante l’anno parti avvantaggiato perché si conoscono a memoria. Però poi cambiano tante cose, le dinamiche, il modo di giocare, ci sono tanti variabili».
RONALDO – «Ovvio che lui voglia giocare insieme, vuole esserci ed essere protagonista, l’ha sempre dimostrato. In questo europeo ha fatto fatica ma al di là del rigore sbagliato ha fatto fatica a concludere in porta. Credo che lui sia abbastanza intelligente che in questo momento per il bene suo ha bisogno di recupero e magari giocare qualche partita in meno».
IL RITIRO – «Ho smesso perché dentro non avevo più quel fuoco che mi alimentava e prima di andare a fare figure barbine in giro per il mondo ho preferito smettere. Ho fatto un’esperienza, anzi due, all’estero che mi hanno riempito e dato le ultime risposte che cercavo. Ora sono veramente apposto con me stesso».