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Bonucci: «Rammarico per i punti persi per strada. Infortuni e futuro, vi dico tutto»

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Bonucci: «Rammarico per i punti persi per strada. Infortuni e futuro, vi dico tutto». Le parole del difensore a DAZN

A DAZN, nel corso di Supertele, è intervenuto Leonardo Bonucci.

Ecco le parole del difensore della Juventus.

DOPPIETTA – «Sapendo che dovevamo fare questa trasmissione, ho dato ancora di più (ride, ndr)».

RAMMARICO«È ovvio che c’è del rammarico. Abbiamo perso punti per strada, col senno di poi potevamo giocare in maniera diversa alcune partite e portare a casa quei 2-3 punti che servivano per combattere fino all’ultima giornata. Però sono errori che in questo momento di cambiamento della Juventus si possono incontrare. Devono essere sempre da insegnamento come tutti gli errori per guardare avanti. Adesso abbiamo ottenuto la qualificazione in Champions. La speranza è quella di fare qualcosa in più il prossimo anno sia in Italia che in Europa».

SCUDETTO – «Allegri ha detto che l’ha nascosto in una bustina. A guardare le partite che mancano io direi Inter, perché sulla carta sono partite abbordabili. Però questo campionato ci ha riservato grandi sorprese sin dall’inizio. È bello ed entusiasmante vivere questa corsa scudetto, peccato non esserci. Come ho detto prima bastavano pochi punti in più per essere lì. Però ce lo godiamo come amanti del calcio. Tifiamo per un grande campionato e nelle giornate che mancano ce lo godiamo tutto, sia per la salvezza che per il campionato».

INFORTUNI «Si soffre troppo, da fuori soprattutto. Come ho scritto in uno dei post, capisco le reazioni dei tifosi quando succedono queste cose. Viverlo da fuori è stato veramente difficile, soprattutto perché non puoi essere di aiuto ai tuoi compagni. Quando fai parte di un gruppo vorresti essere sempre presente. Purtroppo quest’anno ho saltato partite cruciali della stagione con la maglia della Nazionale e della Juventus. Questo è un grosso rammarico e un dispiacere per questa stagione. Ma adesso sto bene e voglio concludere la stagione alla grande».

FUTURO – «Come già sanno tutti, per me la Juventus arriva prima di tutto. Milan? Quella scelta lì fu dettata da momenti di delusione, rabbia, frustrazione, che però sono stai poi cancellati. Dagli errori si impara, si migliora. Oggi sono contento di essere un esempio per i più giovani con la maglia della Juventus e spero di continuare ad esserlo almeno nei prossimi due anni, visto che ho un contratto fino al 2024».

SIPARIETTO CON BARZAGLI – «Lui doveva conquistare palla e darmela dietro. Poi ci pensavo io».

VLAHOVIC – «Credo che lui debba capire che deve giocare con meno frenesia quando ha la palla nei piedi. Adesso gli viene chiesto tanto di tenere palla per farci salire e deve capire nel momento in cui ha la palla la cosa giusta da fare. Ma è normale che possa a volte eccedere nella voglia di fare, perché è giovane. Ci sta, ma noi Dusan ce lo teniamo stretto perché comunque da quando è arrivato ci ha dato molto entusiasmo. Ci ha dato gol, pesantezza a livello di attacco, ha tolto delle responsabilità ad altri che ne hanno tratto beneficio. È un giocatore molto importante per noi».

GIOCHISTI-RISULTATISTI – «Sinceramente penso che a tutti farebbe piacere giocare delle partite con il 70-80% di possesso palla e divertirsi. Però poi ci sono anche le partite dove conta il risultato, credo che un giusto mix delle due cose sia la cosa migliore. A volte ti riesce e a volte no. Abbiamo visto quest’anno partite in cui abbiamo fatto grandi prestazioni a livello tecnico e di agonismo e non abbiamo portato a casa punti. Altre partite in cui abbiamo fatto grossa fatica abbiamo portato a casa punti pesanti per la classifica. È un percorso, come sempre si deve migliorare in tutto. Abbiamo un po’ pagato la poca esperienza in certe partite dei tanti giovani che fanno parte di questa rosa. Però credo che le basi per fare qualcosa di importante oggi ci siano».

ANNIVERSARIO SUPERGA – «Di sicuro questa settimana è un momento particolare per i granata per il calcio, per il mondo dello sport che ha vissuto e che vive il ricordo di quella tragedia. Noi come torinesi adottati. Tra l’altro mio figlio è tornato da poco dagli allenamenti con la borsa del Toro sotto il braccio».

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