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Braghin: «Ho sentito le campane suonare a morto, si pensa che la Juve non possa soffrire all’Emirates»

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Braghin: «Ho sentito le campane suonare a morto, si pensa che la Juve non possa soffrire all’Emirates». Le dichiarazione dell’Head of Juventus Women

Stefano Braghin, Head of Juventus Women, ha parlato a Juventus Tv dopo la gara con lo Zurigo.

PER ALE E RICKY – Significa ancora di più, è una pagina triste di questa società. Questi ragazzi sono sempre con noi e si allenano con noi visto che nel nostro campo c’è la loro immagine. Non c’è gara in cui non siano con noi. La vittoria in questo giorno vale poco di fronte alla tragedia. Ma è quello che possiamo fare. 

SALTO NEL RANKING – È una vittoria molto importante. Al sorteggio vedendo Lione e Arsenal arrivare all’ultima giornata con tutto da giocare era quasi considerato una follia. Queste ragazze rendono le follie reali. Noi andiamo a giocare l’ultima giornata con la possibilità di eliminare i campioni d’Europa in casa loro. È molto. Siamo anche noni nel ranking europeo, importante per una società che fino a cinque anni fa non c’era. Quando arrivò Montemurro io diedi l’obiettivo di essere nelle prime otto in tre anni e dopo quindici mesi siamo noni. Qualcuno mi disse che non ero sobrio e invece ragazze e allenatore hanno risposto sul campo. Brindiamo volentieri con chi a suo tempo pensava non fossimo sobri. 

LE CAMPANE DELLA MORTE – Quando giochi con il Lione è sempre il momento migliore per motivazione e il peggiore per il valore dell’avversario. Ho sentito tantissime campane suonare a morto fuori da Vinovo e anche un po’ più lontano. E invece siamo ancora vivi. Le chiacchiere si perdono nel vento. E invece le campane suonano a festa come a Milano, a Roma, nel secondo tempo con l’Arsenal. Adesso sembra un delitto che la Juve vada all’Emirates e soffra un po’. Anni fa era un privilegio. Con la giusta misura nei giudizi è un momento in cui stiamo facendo bene. Possiamo fare meglio ma il nostro gioco sta dando buoni risultato

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