Brambilla in zona mista: «Si è vista la differenza, giusto così. Girone B? Cambia dal punto di vista logistico»
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Brambilla in zona mista: «Si è vista la differenza, giusto così. Girone B? Cambia dal punto di vista logistico» – VIDEO

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Brambilla in zona mista: «Si è vista la differenza, giusto così. Girone B? Cambia dal punto di vista logistico». Le parole del tecnico

(Marco Baridon inviato all’Allianz Stadium) – Massimo Brambilla, tecnico della Juventus Next Gen, ha parlato in zona mista dopo l’amichevole con la Prima Squadra.

AMICHEVOLE – Per noi è sempre un piacere e un onore essere a disposizione della prima squadra, in questo contesto è ancora più bello. Per quanto riguarda la partita c’è poco da dire. Noi abbiamo tenuto fino a un certo un punto, facendo bene alcune cose. Poi si è vista la grande differenza come è giusto che sia.

GIRONE B – Stiamo lavorando bene, i ragazzi ci stanno mettendo tanto impegno. Non possiamo essere al massimo come tutte le squadre di Lega Pro. Stiamo mettendo lavoro nelle gambe. Per quanto riguarda il girone a me cambia poco, sarà difficile come l’anno scorso. Dal punto di vista logistico cambia, avremo trasferte lunghe ogni domenica. Dovremo giocarcelo nel migliore dei modi.

YILDIZ, HUIJSEN, NONGE – Nonge è venuto con noi dopo la tournée, gli altri due sono rimasti con la Prima Squadra. Sono giocatori che hanno prospettive importanti e devono crescere sotto tanti aspetti. Ma questo è l’ambiente giusto per farlo.

SECONDA SQUADRA ATALANTA – Lo valuto positivamente, magari hanno visto quello che ha fatto la Juve in questi anni. Può essere la strada giusta per far crescere i ragazzi in questi anni. Ne abbiamo tirati fuori tanti, hanno capito che può essere un ulteriore step per i tanti talenti del loro settore giovanile.

KAIO JORGE – Ha fatto dieci giorni con me, è un giocatore in grossa ripresa dopo le difficoltà che ha qualità sopra la media. 

MERCATO – Per noi il mercato è ancora lungo. Ci sono tanti ragazzi che devono ancora uscire e che è giusto vadano a giocare. Poi qualcosa penso che faremo, la società lo sa. Ma noi dobbiamo pensare a lavorare con quello che abbiamo.

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