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Buffon, il ritorno: 40 anni, la Coppa Italia e quella pazza idea raddoppio

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Le leggenda del portiere più forte del calcio ricomincia oggi. Buffon torna titolare contro l’Atalanta a 40 anni in una competizione a lui “nuova”. E intanto continua a combattere con l’idea del ritiro

Oggi sarà un po’ più emozionato del solito, Gigi Buffon. Perché puoi essere il più forte di tutti, puoi essere la storia della Juventus, puoi essere una leggenda, ma rimani pur sempre una persona soggetta al potere dei sentimenti. Atalanta-Juve, semifinale di andata di Coppa Italia, sarà una delle partite più importanti della carriera di Gigione.

Ricomincerà da 40enne e questo è un dato di fatto. Ricomincerà da dove aveva lasciato: da quel Napoli-Juventus, il cui triplice fischio sancì l’inizio dell’interregno di Wojciech Szczesny. Questione di infortuni e riflessioni: se ne è già parlato abbastanza. Buffon torna a difendere la porta di casa sua, quella bianconera. Prima di aprirne una, a lui meno familiare, sul futuro. Gigi oggi riscopre la Coppa Italia, una manifestazione da cui manca dal 12 dicembre 2012 (sono più di cinque anni). È l’ironia del destino che riserva al numero uno dei numeri uno quella competizione che di solito è dei numeri 12. Perché in passato la Coppa Italia è sempre stata per i “secondi” di Buffon, mentre Superman si metteva da parte, osservando attento dalla panchina. Ma Allegri ha scelto così e così sarà. E la serata non sarà orfana della sua componente romantica, statene certi.

E forse, scendendo di nuovo in campo, il capitano di Madama capirà. Come per epifanica rivelazione. Comprenderà la sua volontà, giusta o sbagliata che sia. Ritiro o non ritiro? Buffon smetterà di sfogliare la margherita e sarà tutto quanto nitidamente definito, quasi per incanto. O forse no, magari non servirà a nulla, magari sarà peggio di prima. L’idea di smettere e la tentazione di continuare che combattono come il male e il bene, il bene il male. «Potrei anche giocare per altre due stagioni» confessa Buffon nella sua blindatissima festa di compleanno, come ricostruito da Tuttosport. «Non si devono forzare le cose e bisogna accontentarsi di quel che si è fatto» diceva soltanto 24 ore prima a Fabio Fazio nel salotto di ‘Che tempo che fa‘. La verità dove sta? Nel mezzo? Tempo al tempo.

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