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Buffon: «Allegri sa come risollevare la Juve. Può tornare a vincere lo scudetto»
Buffon ha rilasciato un’intervista a Sky Sport parlando anche della Juve. Dal ritorno di Allegri a Bonucci e Chiellini: le sue parole
A Sky Sport, Gianlugi Buffon è tornato a parlare della Juventus. Ecco le sue dichiarazioni.
RITORNO ALLEGRI – «Penso che la Juve, come squadra, abbia tutte le carte in regola per tornare a vincere lo scudetto. Sullo scorso anno si parla spesso di delusione nonostante la vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa. Le aspettative però erano altre e così è rimasta addosso questa sensazione di delusione. Adesso ad Allegri chiederanno di vincere lo scudetto e nessuno come lui sa cosa serve alla Juve per risollevarsi».
ITALIA – «Per me non sono delle sorprese. Giorgio e Leo sono dei punti di riferimento. Ogni Nazionale che si rispetti e che vince ha bisogno dell’esperienza, della certezza e della solidità che alcuni giocatori possono dare. In mezzo a questo ci sono anche le grandi sorprese, dando per scontato che Verratti per me è un campione e che Jorginho sta dimostrando di essere un giocatore di altissimo livello. Le due sorprese più grandi, per quello che hanno dimostrato in campo, sono state Chiesa e Donnarumma. Gigio è stato fortissimo: al di là delle parate, che sono state determinanti, ha avuto una gestione delle partite e dei momenti che lo hanno posto un palmo sopra a tutti gli altri portieri. Non era una cosa scontata, perché era il suo primo grande evento. Ma ha risposto alla grandissima».
CARRIERA – «Alla mia età il dubbio di essere ancora in grado di essere un giocatore di livello non lo ho. Sono sicuro di poter far bene per i prossimi 4/5 anni. Ho esperienza e non ho dubbi sulla prestazione. I dubbi ti vengono se fai una scelta che non ti scalda l’anima come dovrebbe. Questo non è quello che ho pensato quando ho scelto Parma. Questa società aveva le caratteristiche giuste per permettermi di vincere anche questa nuova sfida».
PARMA – «Non so quanti giorni, ma so che sono passati 21 anni , sono un bel po’… Fai 21 per 3, saranno circa 8000 o 9000 giorni. 9370, vedi? Sono bravo in matematica».
MARESCA – «Le prime sensazioni sono molto buone e convincenti. Io credo che ogni allenatore cerca sempre di portare le proprie idee, che spesso e volentieri sono diverse dal canonico. Ma la vera differenza è come si riesce a trasmettere queste idee e come si riesce a farle recepire alla squadra. In questo mi sembra che Maresca abbia un qualcosa di differente che fa breccia immediatamente nella testa dei giocatori e questo è determinante».
ANNO IN SERIE B CON LA JUVE – «Me lo ricordo e mi ricordo anche che non è stata una passeggiata di salute. Inizialmente incontrammo qualche problemino, poi nel lungo periodo siamo riusciti a consolidare una certa leadership e a quel punto anche le altre squadre ti affrontano in maniera differente. Il girone di andata sarà determinante per mostrare di che pasta siamo fatti e dove vogliamo arrivare».
DONNARUMMA PALLONE D’ORO – «Secondo me può essere sicuramente da Pallone d’Oro. Per le qualità che ha e per quello che ha fatto vedere, Gigione deve puntare al Pallone d’Oro. Stai parlando con uno al quale a 18 anni avevano detto: ‘Si dice che potresti essere il secondo portiere più forte della storia dopo Yashin’. Io avevo risposto: ‘Ma perché il secondo dopo Yashin? Chi ha detto che non posso essere il più forte?’. Quando sei giovane l’obiettivo deve essere quello di non accontentarsi e puntare sempre al massimo. Gigio deve fare sicuramente questo».
RITORNI ALLENATORI IN SERIE A – «Mi sarebbe piaciuto vedere anche Conte in questo pentolone. Sarebbe diventato un campionato esplosivo. Invece non c’è più e mi dispiace. Sarà un campionato che farà parlare di sé, in campo e anche fuori. Questo fa sì che la nostra Serie A diventi più interessante e ritorni sotto i riflettori: questi personaggi hanno un carisma talmente spiccato che non possono che far bene al nostro campionato».