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Buffon: «647 presenze, traguardo emozionante. Sul mio futuro…»
Gianluigi Buffon, portiere della Juve, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la vittoria in Serie A contro la Sampdoria
Ai microfoni di Sky Sport, Gianluigi Buffon ha parlato nel post partita di Sampdoria Juve. Di seguito riportate le sue dichiarazioni.
647 PRESENZE – «Sicuramente è emozionante, è anche il motivo per cui continuo a giocare. So che posso regalarmi ancora tante belle emozioni insieme ai miei compagni. Ci sono ancora tante cose da vivere fino a quando continuerò a dare risposte sul campo».
VITTORIA – «La cosa principale di oggi era vincere e cercare di finire questa annata in testa alla classifica. Tutto il resto diventa ancora più dolce, ma l’unico obiettivo di oggi era vincere».
RICORDI – «Non rivedo nè immagini nè parate, ma il mio modo di stare nello spogliatoio e di interagire con chiunque faccia parte del mondo Juventus ed è anche per questo che ho accettato il ruolo di secondo. Al di là delle partite che possa giocare, è un ruolo che mi gratifica e mi rende felice. E’ giusto che giochi meno perchè davanti a me c’è uno dei tre migliori portieri al mondo. Ho accettato questo ruolo e lo rifarei domani».
PROSSIMA PRESENZA – «La 648esima presenza in questo momento non è un obiettivo importantissimo. Comunque sì, vorrei che fosse con la Juventus in testa alla classifica».
SUPERCOPPA – «Spero che Szczesny si alzi e cammini come Lazzaro, già mi ha rovinato il Natale con il suo infortunio perchè ero già concentrato sui regali. Spero che si riprenda e giochi in Supercoppa contro la Lazio, per aiutarci a vincere».
FUTURO – «Lontanissimo non lo so perchè io due anni fa avevo smesso di giocare, poi la vita mi ha concesso altre possibilità clamorose e bellissime. Mi affido alla mia onestà di pensiero, lasciando che la vita si compia e mi indichi il cammino. Per come sto adesso fisicamente, farei un torto a me stesso se smettessi. Mi sento bene e parte integrante di questo gruppo. Mi sento un punto di riferimento nello spogliatoio con grandi responsabilità nonostante non giochi spesso. Devo rispettare il bambino che sono stato e che vive ancora dentro di me, è giusto che per adesso prosegua. Fino a quando? Almeno fino a giugno».