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Buffon: «La Champions stimolo per continuare a giocare»

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Il portiere bianconero intervistato da ‘Kicker’: «Il pensiero della coppa mi sprona». Sul calcio italiano: «Roma e milanesi acquistate da stranieri: è una nostra sconfitta»

Intervistato dal bisettimanale tedesco ‘Kicker‘, Gigi Buffon ha rivelato che uno dei motivi principali per cui continua a giocare è la conquista della Champions League: «Da anni mi chiedo cosa mi spinga ancora a scendere in campo – ha ammesso il numero uno bianconero -: questa battaglia interiore mi porta forti motivazioni. Se avessi vinto la Champions sarei svuotato: questo pensiero invece mi sprona».

Il giornale teutonico, per la prima volta, mette in copertina un italiano che non ha mai calcato i campi della Bundesliga, anche se Buffon ha conquistato un mondiale proprio in Germania. Prima di Gigi l’onore era toccato ad Ancelotti, Toni e Trapattoni che però, a differenza del portierone, avevano giocato nel campionato tedesco. Un motivo di orgoglio per Buffon, che proprio ieri a Marassi ha battuto il record dei minuti giocati in bianconero, primato che apparteneva a un altro mito: Giampiero Boniperti. Nell’intervista concessa al bisettimanale, il portiere juventino, tra gli altri argomenti, ha parlato anche della situazione non facile in cui versa il calcio italiano: «La Roma è stata acquistata dagli americani, le milanesi dai cinesi, povera Italia…. È una sconfitta per il nostro calcio e le nostre tradizioni».

Non manca un accenno alla stato depressivo che lo ha colpito in passato: «Fu fondamentale non assumere medicinali, rimasi artefice del mio destino senza dipendere dai farmaci…».

Infine un’analisi del ruolo, difficile, dell’estremo difensore: «Un portiere deve essere masochista, è un ruolo che può essere paragonato a quello dell’arbitro, deve sopportare offese continue. Un ruolo che ha il potere di comandare ma può solo subire gol e non può segnare. Commettere una ‘papera’ per me è uno shock, ci metto giorni a riprendermi».

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