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Buffon a cuore aperto: «Col presidente ho un patto, Calciopoli mi ha fatto male»
Buffon, ospite al “Maurizio Costanzo Show”, ripercorre tutte le tappe più significative della sua carriera. Ecco le sue parole.
«Non posso creare false aspettative o bugie. Con il presidente ho fatto un patto tra gentiluomini. Ci vedremo a fine stagione e lì faremo il punto. La passerella ideale era il Mondiale. Fosse per me non smetterei mai di giocare, ma non voglio essere un peso». Così Gigi Buffon sul dilemma sulla sua ultima (?) stagione. Il portierone bianconero sarà ospite al “Maurizio Costanzo Show“, in onda domani sera (giovedì 15 febbraio). La discussione ha riguardato tutto, anche gli argomenti più nascosti, privati e forse per questo tabù.
DEPRESSIONE – Si ritorna al passato, ad uno dei momenti più bui per Gigi. «Ci sono snodi nella vita in cui devi fare i conti con dei “buchi neri”. Probabilmente succede quando passi da giovane spensierato a uomo maturo e adulto. Tutto queste valutazioni a cui non avevi mai pensato possono farti cadere in un limbo, in un’apatia, che può poi diventare depressione. Una cosa veramente brutta, è come non riconoscersi…».
CALCIOPOLI – «Mi ha fatto male, anzi malissimo. Sono stato infangato gratuitamente per la lealtà sportiva, che una cosa su cui io non transigo. La cosa peggiore è stata il calcioscomesse: tutte vigliaccate a uno sportivo che non se le meritava. Non porto rancore verso nessuno, però con certe persone di sicuro mi innervosirei…».
DONNARUMMA – «E’ sulla bocca di tutti meritatamente. Ma ci sono anche altre due-tre ragazzi che sono partiti qualche anno indietro rispetto a Gigio e hanno però grandi prospettive».
ILARIA – «Con Alena (Seredova) ho passato dieci anni stupendi. E’ una persona che ringrazierò sempre. Abbiamo avuto due figli meravigliosi, soprattutto educati. In questo gran parte del merito va a lei. In tutte le cose c’è un dare e un avere. Io ho ricevuto tanto e penso di aver dato tanto…poi basta». Da cui inizia l’altro grande amore, con l’attuale compagna Ilaria D’Amico. «E’ una donna speciale. Penso che ci sarà un’evoluzione nel nostro rapporto e che durerà fino a che morte non ci separi».