News
Buffon: «Sono uscito dalla depressione grazie a un quadro di Chagall»
L’ex portiere della Juventus si racconta nel libro di Alessandro Alciato, svelando di essere riuscito a risollevarsi dalla depressione. Così Gigi Buffon
Persona sensibile, oltre che grande campione. Gianluigi Buffon, nel libro “Demoni” di Alessandro Alciato, in uscita tra pochi giorni, commenta la sua lotta personale contro la depressione che lo colpì per la prima volta il 15 febbraio 2004, in una partita di campionato contro la Reggina.
ATTACCO DI PANICO – «Non se ne accorse nessuno e in quel momento pensavo di essere ancora più solo. Ero in campo ma feci affidamento sul mio orgoglio, sul mio amore per il lavoro e decisi di non mollare»
RINASCITA – «Mi sono detto: se prendi la via più facile, se non entri in campo, lo farai sempre. Rimasi in campo e feci una parata dopo pochi minuti, su Cozza. Vincemmo la partita per 1-0 e per me fu come un elettroshock. Ero bello, ricco e famoso e mi chiedevo perché non fosse successo prima. Perché in quel momento? Perché non dopo? Mi sono salvato grazie al mio orgoglio. Un giorno andai alla Galleria d’Arte di Torino e mi innamorai di un quadro di Chagall, ‘La Passeggiata’. Pensai che le piccole cose potevano darmi una mano e che potevo ritrovare la gioia di vivere. Tornai il giorno dopo a rivedere il quadro. Ci vuole pazienza, non è che il male possa sparire dall’oggi al domani, come dall’oggi al domani non è venuto».