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Buso: «Juve da scudetto. Paredes è un campione!» – ESCLUSIVA
Buso in esclusiva: le dichiarazioni dell’ex Juve e Spezia che ha anche allenato il centrocampista argentino
Renato Buso è intervenuto in esclusiva a Juventusnews24.com.
Il doppio ex di Juve e Spezia presenta il match di questa sera e commenta l’arrivo in bianconero di Leandro Paredes, giocatore che ha allenato ai tempi del Chievo. Ecco le sue dichiarazioni.
Juventus-Spezia: che Juve e che Spezia si aspetta allo Stadium?
«Mi aspetto una Juve che contro lo Spezia, oltre la vittoria, convinca e faccia una prestazione di livello alto, contro una squadra che non è partita benissimo ma è difficile da affrontare. Sappiamo quanto sia importante per la Juve ottenere un risultato positivo dopo un avvio di campionato non facile. I tre punti diventano fondamentali questa sera».
Siamo solo all’inizio, ma si aspettava un avvio migliore da parte di entrambe le squadre?
«Ovviamente siamo solo all’inizio, ma mi aspettavo sicuramente qualcosa in più dalla Juve soprattutto nella partita contro la Samp. Contro la Roma ha fatto 60 minuti di alto livello, probabilmente meritava anche la vittoria. Ma è una Juve che indubbiamente deve metter dentro qualcosa e migliorare sotto l’aspetto della condizione e del gioco. Per quanto riguarda lo Spezia, anche da loro mi aspettavo qualcosina in più anche se sanno che dovranno lottare fino alla fine per cercare di ottenere la salvezza».
Per la Juve subito due pareggi e tante critiche per Allegri: come giudica il lavoro del tecnico bianconero?
«È troppo presto per dare un giudizio sull’operato di Allegri. Indubbiamente è una squadra che in questo momento ha delle difficoltà, ma già contro la Roma la Juve ha fatto un’ottima prestazione. Con lo Spezia diventa una partita importante per dare continuità a quel tipo di gioco e ai risultati. Per me Allegri è un grandissimo allenatore, il problema sta nel trovare un modo di giocare e di intensità e di continuità. C’è da migliorare ma siamo solo ad agosto».
Qual è la sua favorita per lo scudetto?
«Milan, Inter e Juve, queste tre squadre hanno un potenziale maggiore, ci metterei anche il Napoli. Ma secondo me la squadra con il potenziale più forte, che ha qualcosa in più di tutte, è l’Inter. Devo dire che il Milan l’anno scorso ha fatto un campionato straordinario e ha un gruppo e un allenatore molto bravo».
È in arrivo a Torino anche Paredes: l’argentino è il tassello che mancava ad Allegri o servirebbe altro?
«Per il gioco che ha in mente Allegri credo che Paredes sia un giocatore molto importante. È un giocatore che conosco molto bene, ho avuto la fortuna di allenarlo quando ero vice al Chievo. Nasce come trequartista, ma ha arretrato il suo gioco da play basso. È un campione, è arrivato molto giovane in Italia ed è arrivato addirittura al PSG. È un giocatore di alto livello che migliorerà sicuramente la qualità del centrocampo della Juve».
Al completo, con i rientri di Pogba e Chiesa, la Juve potrà dire la sua anche in Champions o il gap dalle big è ancora troppo ampio?
«Giocatori come Chiesa e Pogba sono ovviamente fondamentali. A livello internazionale però credo che ci sia ancora del divario, per differenza di costi, società che investono. Basta vedere PSG, Bayern, Chelsea, adesso il Tottenham, poi Barcellona e Real Madrid. A livello di qualità e giocatori c’è ancora differenza e in Champions si vede tutta».
Miretti stupisce: crede che vada dato subito spazio anche ai vari Gatti e Fagioli?
«Sono molto contento che stia giocando molto, è un giocatore molto interessante. Per quanto riguarda gli altri giovani non è facile entrare immediatamente in una squadra così forte. Possono essere dati in prestito in modo da poter essere utili un domani nel ritorno. La Juve ha anche bisogno di campioni, un giovane va bene e può completare la squadra ma se vuoi una Juve competitiva probabilmente non saranno tutti titolari subito. È quindi importante mandarli a giocare altrove».
Infine, quanti gol si aspetta da Vlahovic e Milik? Anche lei ritiene che il serbo vada servito di più e meglio?
«Da Vlahovic mi aspetto un grandissimo campionato e almeno 20 gol. È straordinario anche come temperamento, è e diventerà uno dei giocatori più importanti in Europa. Milik sarà una spalla, darà il suo contributo. Per quanto riguarda l’assistenza a Vlahovic, nella Juve le occasioni arrivano, ci sono e arriveranno anche con l’innesto di tutti i giocatori infortunati e i nuovi acquisti. Per lui diventerà tutto più facile».
Si ringrazia Renato Buso per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.