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Cagni: «Rispetto al passato i calciatori bianconeri sono più LIBERI. Scudetto? Ecco la mia FAVORITA. Juve Napoli, ecco cosa penso. Su Vlahovic e Yildiz…» – ESCLUSIVA

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Luigi Cagni, ex allenatore tra le altre di Sampdoria, Empoli e Parma, ha parlato in esclusiva a Juventusnews24 di molti temi attuali in casa Juve

Dopo il doppio pareggio in casa contro la Roma e in trasferta contro l’Empoli, la Juventus si prepara ad affrontare la prossima gara interna di Serie A contro il Napoli del grande ex di turno, Antonio Conte. Di questo e di molti altri temi ha parlato in esclusiva per Juventusnews24 , Luigi Cagni.


Partiamo da un commento sulla nuova Juventus di Thiago Motta: le piace? Un primo mini bilancio dopo questo inizio di stagione.

«Quando guardo le partite vado a istinto. La cosa che mi piace molto, oltre a vedere una squadra organizzata, è che i giocatori hanno una grossa percentuale di libertà.
Rispetto al passato questa è sicuramente una differenza, è la mia sensazione ma parlo dell’allenatore che mi dà questa impressione quindi è una cosa che mi piace. Perché siamo arrivati ad oggi con una percentuale molto alta di robot in campo…»
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Obiettivi stagionali: la Juventus per lei può lottare per lo scudetto? Ci sono squadre più attrezzate?

«La mia impressione attuale è che l’Inter rivincerà lo scudetto, ma non con i punti di distanza come l’anno scorso. Juventus e Napoli hanno ridotto il gap, sicuramente a differenza dell’anno scorso, poi le altre non lo so. In questo momento io vedo Juve e il Napoli le uniche che possono competere tecnicamente e tatticamente con l’Inter».

Champions League: dopo l’ottimo inizio contro il PSV la Juve può qualificarsi direttamente tra le prime 8? E le altre italiane?

«Siamo solo all’inizio. La Juventus mi ha fatto una buona impressione. L’Atalanta ieri sera mi ha fatto una grossa impressione, ma la conosco e l’Atalanta non sbaglia mai sotto l’aspetto mentale e fisico. Poi l’Inter ha fatto una buona partita, mi sono annoiato ma era la partita da fare e ho visto una grande qualità tecnica e individuale. Il Bologna era lì per la prima volta anche se meritava di vincere, infine al Milan c’è un po’ di confusione…».

Nel weekend si gioca Juve-Napoli: che partita si aspetta? Come sarà accolto Antonio Conte, ex della gara, secondo lei?

«L’accoglienza per Conte sarà buona di sicuro. Sarà una partita che non determinerà niente ma probabilmente vedrò una partita con dei giocatori tecnicamente molto bravi. Una squadra sarà probabilmente molto più tattica ovvero il Napoli, mentre la Juventus forse sarà un po’ più libera ma avrà uno svantaggio secondo me notevole: quello mentale e fisico perché ha fatto la partita di Coppa e il Napoli no. Incontrerà una squadra sotto l’aspetto mentale fisico molto forte, oltre a quello tecnico, quindi secondo me l’allenatore della Juve farà un po’ più di tattica. Sabato comunque sarà un’incontro contro un grande allenatore come Antonio Conte che ha fatto tanto bene sia in Serie A che all’estero».

Voto al mercato Juve? Tra i tanti colpi in entrata e le decisioni dure in uscita. Avrebbe ancora puntato su Federico Chiesa?

«Io ero un po’ che non scommettevo più su Chiesa. Un discorso di sfortuna dopo l’infortunio, anche io li ho avuti quindi so cosa vuol dire soprattutto quando c’è di mezzo al ginocchio. Chiesa però non è un cuor di leone sotto l’aspetto della cattiveria nella fase del contrasto, non lo è mai stato neanche quando stava bene. Poi se hai un infortunio, diventa tutto più difficile anche sotto l’aspetto mentale. Speriamo che recuperi perché ha grande classe su questo non ci sono dubbi e darebbe una mano a tutto il calcio italiano»

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«Queste sono le pressioni che devi sopportare e avere l’umiltà di voler imparare tutti i giorni, perché ha la fortuna di avere delle qualità naturali molto importanti: tocca a lui adesso ma io sono convinto che accadrà perché ha una bella faccia. Negli occhi lo vedi, il giocatore ha passione e quando nasci con la fortuna di avere tutte quelle doti tocca solo a te ma se lo fai diventi un giocatore importante per la Serie A»

⁠Vlahovic è il vero leader della Juventus? Può crescere ancora e con Motta diventare un vero bomber?

«Lo collego a quello che ho detto adesso, perché anche lui ha bella faccia. Fisicamente ha difficoltà a entrare in forma per la sua stazza fisica ma poi è ancora molto giovane. Io continuo a dire che deve difendere meglio la palla quando la sua squadra esce dalla propria fase difensiva, essere più capace a non farsi anticipare o a perderla ma io l’ho visto bene. Ma è una squadra che è allegra, una squadra che è serena: ogni giocatore è nell’organizzazione e tira fuori qualcosina anche di suo e l’allenatore non dice niente. Sono liberi e si vede che sono più rilassati».

Importanza dei giovani e del progetto Next-Gen: quanto è importante questo per la Juve e per tutto il movimento calcio italiano?

«Beh non tutte hanno avuto il coraggio di farlo, la Juventus però ha fatto bene perché è l’unica strada oggi percorribile. Chiaro che devi avere dei giocatori forti, con dei giocatori più esperti per far crescere tutti. Un’annata di transizione che però è la base di una cosa che secondo me sarà importante per il futuro dove bisogna costruire qualcosa».

Si ringrazia Luigi Cagni per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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