Calciomercato Juve
Calciomercato: la clausola Icardi e la strategia di Marotta
Mentre l’Inter fa i conti con la clausola Icardi e il Napoli con quella di Sarri, in casa Juve avevano previsto tutto.
Paulo Dybala rinnovò con la Juve la scorsa stagione, senza clausola rescissoria. Situazione simile alla clausola Icardi in casa Inter, che divise i tifosi bianconeri, indignandone la maggior parte. Sulla “clausola”, questa sconosciuta in casa bianconera per chiara volontà di Beppe Marotta e compagnia, cominciano a impelagarsi buona parte dei club italiani. Tutti gli altri, tranne la Juve.
La chiave di lettura è semplice: pensare di blindare un calciatore fissando una clausola rescissoria è come porre un prodotto di lunga scadenza al supermercato in fondo allo scaffale, ma non è detto che nessuno allunghi l’occhio e lo prenda.
Il calciomercato cambia pelle in un niente: la questione vera è che un valore economico oggi può rappresentare il massimo, domani non si sa. Così, in casa Inter fanno i conti con una clausola di 110 milioni su Icardi, in casa Napoli con quella di Sarri.
Le ultime sessioni di mercato, infatti, hanno fatto lievitare i costi delle operazioni, e i valori inseriti nelle clausole appaiono in molti casi obsoleti. Con il rischio vero – tornando al supermercato – che ci si ritrovi qualche gioiellino tra gli sconti di fine stagione.
«Resta chi ha voglia di restare»
Tutti i nodi giungono al pettine, dunque. E in casa Juve non si può che raccogliere il beneficio di non essere mai caduti nella trappola degli operatori di mercato, coloro che – grazie alle clausole – hanno la piena libertà di trattare con chiunque per tutto l’anno.
La Juve ha sfruttato positivamente l’occasione delle clausole – prendendo Pjanic e Higuain -, e probabilmente continuerà a farlo con Pellegrini la prossima estate, ma la scelta netta di non fissare clausole sui giocatori in questi anni, oggi, merita una plauso. Icardi, che si voglia o no, vale probabilmente molto più dei 110 milioni fissati: cifra alta un paio di anni fa, decisamente al ribasso oggi se paragonata ad altre operazioni fatte nell’ultimo periodo.
Alla Juve, patto chiaro amicizia lunga, restano quelli che esprimono la piena convinzione di rimanere, che sono onorati di vestire la maglia bianconera. Perché, in caso contrario, non serve una clausola per tenere in casa un giocatore infelice.