News
Caldara segna e intanto fa i compiti: «Guardo sempre la Juve»
Il futuro difensore bianconero, in gol ieri sera contro la Lazio, non si perde neanche una partita della Juventus. Poi Mattia Caldara ammette: «Segnare mi rende felice»
Non vediamo proprio l’ora di vederlo con la maglia bianconera. Si è fatto desiderare abbastanza Mattia Caldara: dopo il trasferimento sfumato in estate (Marotta aveva provato ad anticiparne il passaggio a Torino), fra poco più di sei mesi il centrale dell’Atalanta diventerà a tutti gli effetti un nuovo calciatore della Juventus. Che acquisto! Un colpo che i bianconeri hanno definito lo scorso gennaio per poco più di 20 milioni al netto dei bonus. Inutile dire che la valutazione del classe ’94, in questi mesi, si è ulteriormente impennata. Specie dopo il gol dell’1-0 messo a segno ieri contro la Lazio sotto gli occhi di Fabio Paratici. Una zuccata perentoria, alla sua maniera, che non ha lasciato scampo a Strakosha. Per Caldara si tratta del terzo centro in questa Serie A, uno in più del compagno Petagna, che di mestiere fa la punta, per intenderci.
Dopo il triplice fischio di Atalanta-Lazio, Mattia si è lasciato andare a qualche dichiarazione sul gol e sulla sua futura squadra. Quella Juventus di cui – confessa – guarda tutte le partite. Ecco le sue dichiarazioni: «Abbiamo fatto 25 minuti alla grande, poi abbiamo concesso un’occasione alla Lazio che è riuscita a segnare. Peccato perché volevamo vincere ma abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. I match della Juventus? Le partite le guardo, devo ancora aspettare sei mesi ma le gare della Juve le guardo. Credo che sia ancora la favorita per questo campionato, anche se Napoli, Roma e Inter stanno andando alla grande. A quanti gol voglio arrivare in campionato? Non lo so, gioco per difendere poi ogni volta che segno sono felice. Non penso tutti i giorni al gol. Era Conti che l’anno scorso aveva fatto la scommessa. Con Andrea ci sentiamo ogni giorno e oggi mi ha scritto di segnare: mi spiace molto per il suo infortunio, ha dimostrato di essere il titolare anche per la Nazionale».