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Cambiaso SVELA: «Al PRIMO gol con la Juve non ci ho capito più niente. Questo è il RUOLO in cui mi sento a mio agio»

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Cambiaso SVELA: «Al PRIMO gol con la Juve non ci ho capito più niente. Questo è il RUOLO in cui mi sento a mio agio». Le parole del terzino bianconero

Andrea Cambiaso ha risposto alle domande poste dai giovani tifosi, grazie all’iniziativa Young Reporter. Di seguito le parole del calciatore bianconero riprese dal video pubblicato dalla Juventus su Youtube:

CONSIGLI «Essere appassionati per quello che si fa, qualsiasi cosa sia: dallo studio allo sport. Bisogna dare tutto se stesso, io ho dato tutto me stesso per essere qua, poi sono stato anche fortunato. Trovare una passione e cercare di tutto per realizzare i sogni».
 
PASSIONE «Fin da piccolo, a due anni tiravo calci al pallone e a 5 anni e mezzo ho iniziato. E’ la mia passione più grande e me l’ha passata mio papà».
 
GIOCATORE PREFERITO«Quando ero piccolo era Messi, poi quando sono cresciuto è stato Dybala. Uno dei più forti che ho visto».

PRIMO GOL CON LA JUVE«Non ci ho capito più niente, era come un sogno. Era l’ultimo minuto, abbiamo vinto, è stato bellissimo. Indossare questa maglia è la cosa più bella del mondo, ve lo auguro a tutti».

TRICK «Non sono capace a fare i trick, ma il mio trick preferito è la bicicletta. Cerco di farlo quasi sempre anche se non sono bravo. Yildiz è più bravo di me».
 
CHAMPIONS «E’ bellissimo passare da un campetto alla Champions League, ma la cosa più bella è che la passione che avevo ad Albissola ce l’ho ancora adesso. Mi basta un prato verde, anche se giocare in Champions League è un’altra cosa».
 
RUOLO – «Più a mio agio? Forse terzino sinistro o a destra. Mi piace giocare in tutto il campo, ma l’importante è giocare bene. Sul ruolo da piccolo giocavo da trequartista/centrocampista poi mi hanno spostato».
 
PREPARAZIONE «Ci alleniamo molto, oggi ci hanno fatto allenare parecchio, però abbiamo uno staff in grado di prepararci, ci pensano loro. Non faccio allenamenti specifici sulla corsa»
 
IL PIU’ FORTE AFFRONTATO«Ad oggi forse Leao e Kvara del Napoli. Sono due esterni molto forti».
 
PRIMA VOLTA ALLO STADIUM«Bellissimo, poi la canzoncina della Champions è stata bellissima ed è un traguardo molto importante perché è la coppa più bella che ci sia».
 
NAZIONALE «Una grande responsabilità. Giocare per l’Italia è la cosa più bella. Spero di poterlo fare per tanti anni».
 
SACRIFICI «Il più grande sacrificio che ho fatto è stato l’anno di Albissola e poi Savona. Avevo finito di studiare e non sapevo se diventare un calciatore professionista o no. Anche la famiglia non era convinta del percorso ma alla fine ci sono riuscito. Quello il momento più difficile».
 

TENSIONE PRE PARTITA«Il momento più brutto è l’arrivo in pullman allo stadio perché hai tutta la tensione e io non vedo l’ora di scendere in campo. Per superare questa tensione cerco di ridere e parlare».
 
MIGLIORATO «Credo di essere migliorato dal punto di vista fisico e da quello mentale. Giocare con questa maglia è una responsabilità che ti devi assumere e questo è bello, adesso sono sempre più concentrato»

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