Camoranesi a RBN: «Cuadrado è fortissimo. Champions? Con Nedved…»
Mauro German Camoranesi è intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera: ecco le parole dell’ex centrocampista della Juve
Mauro German Camoranesi è intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso della trasmissione “Cose di Calcio”. Ecco le sue parole, tra Scudetto e Champions League.
GROSSO – «L’ho saputo ieri, un grandissimo in bocca al lupo, gli voglio bene perchè è un amico vero. Ci siamo visti tre mesi fa, giocando a padel insieme».
ADDIO AL CALCIO – «Senti serenità, c’è una differenza tra chi smette per propria volontà e chi smette perché viene lasciato a casa. Quando ho firmato l’ultimo contratto, sapevo che dopo avrei fatto altro. Il passaggio è stato programmato».
ALLENATORE – «Il mio sogno è di allenare in Italia, ma se non ti muovi difficilmente lavori. Fare l’allenatore è uno dei mestieri più ingrati sulla Terra».
SCUDETTO – «Lotta a due tra Juve e Inter, secondo me già dall’inizio della stagione. Io non conosco Conte come allenatore, ma mette in campo una squadra che lotta».
SARRI – «Ci sono parecchie cose, io gli ho parlato. Mi piace molto la sua serenità, la sua esperienza, il suo essere toscano. La squadra che ha giocato meglio in Serie A negli ultimi dieci anni è stato il suo Napoli. Si ritrova una squadra che se non gioca bene, vince lo stesso».
EREDE DI CAMORANESI – «Cuadrado è più forte di me, ha tutte le caratteristiche per essere tra i tre migliori esterni in assoluto. Io gli ho detto che deve capire di essere forte».
CRISTIANO RONALDO – «Mi sarebbe piaciuto giocare con Nazario da Lima».
CHAMPIONS LEAGUE – «Non è un’ossessione, ma un obiettivo. La Juve si attrezza molto bene per cercare di raggiungere l’obiettivo. Perchè noi non ci siamo riusciti? Ci fosse stato Pavel Nedved sarebbe stata una finale diversa. Nei primi 6 mesi lui è stato scandaloso, ma poi è diventato Pallone d’Oro. Ma i rigori sono una lotteria».