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Cannavaro: «Juve obbligata a battere il Napoli, CR7 non sbaglia due volte»
Cannavaro: «Juve obbligata a battere il Napoli, CR7 non sbaglia due volte». Le dichiarazioni del doppio ex della finale di Coppa Italia
Fabio Cannavaro, doppio ex della finale di Coppa Italia tra Napoli e Juve, parla intervistato dal Corriere dello Sport.
FINALE – «Le finali sono di chi le conquista e dunque appartengono ai club, agli allenatori, ai calciatori. Io la vivo con partecipazione, ovviamente, ed è anche superfluo sottolinearne i motivi».
TIFO – «Non ho più l’età per tifare: però è chiaro che se c’è la squadra della mia città in campo ed il suo allenatore è Gattuso, allora non posso che aver piacere che a vincere siano loro. Anche perché penso che Rino meriti la soddisfazione di godersi un trofeo».
MOMENTO GATTUSO – «Siamo amici e posso immaginare quanto stia soffrendo: il dolore lacera ma lui è forte, ha carattere. L’ha dimostrato sempre, da calciatore e anche ora da allenatore».
GATTUSO E SARRI – «Sono uomini che hanno storie diverse. E sono imparagonabili. Appartengono a generazioni distanti e anche con idee differenti. Ma sono bravissimi entrambi nel portare avanti le proprie filosofie. Io non ho capito perché mai il Milan non abbia confermato Rino: ha dimostrato conoscenze, esperienza, serietà e sensibilità».
PRONOSTICO – «E io dico 50% a testa. Ma non sono diplomatico, lo penso davvero: è così, le finali non hanno favorite, le possono determinare piccoli dettagli. E poi adesso non è proprio il caso di sbilanciarsi, ne sappiamo ancora poco, le incognite sono tantissime. Neanche un allenatore è in grado di leggere la condizione dei propri uomini».
JUVE OBBLIGATA A VINCERE – «Diciamo che rispetto al Napoli ha l’obbligo di fare la partita. E anche di vincere».
UOMINI PARTITA – «Insigne per il Napoli e Cristiano Ronaldo per la Juventus. Perché Lorenzo ha la capacità di spaccare la partita anche da solo; e perché CR7 non resta mai due gare di seguito senza segnare».
BUFFON – «E non si vuole rendere conto che deve finirla….Ma Gigi è strepitoso, sempre, persona eccezionale, non solo atleta straordinario. E allora, se si diverte, continui. Ma non tanto, eh».