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Capello: «Allegri ha battuto la Fiorentina come Guardiola ha fatto con l’Inter. Basta critiche a Max solo perché non segue il vangelo»
Capello: «Allegri ha battuto la Fiorentina come Guardiola ha fatto con l’Inter. Basta critiche a Max solo perché non segue il vangelo». Le dichiarazioni dell’ex tecnico
Fabio Capello ha parlato a La Gazzetta dello Sport della Juventus di Massimiliano Allegri.
FIORENTINA-JUVE – «Io ho visto una squadra, la Fiorentina, che ha cercato di attaccare, ma non ha trovato spazi e probabilmente ha patito l’assenza di un giocatore di fantasia, imprevedibile. E un’altra, la Juventus, che ha disputato un’ottima prova difensiva sfruttando le caratteristiche dei propri centrali. Anche il City, che ama attaccare molto e con tanti uomini, quando serve si difende più indietro. In finale di Champions lo ha fatto per 25 minuti contro l’Inter».
ARTE DEL DIFENDERSI – «No, ma per farlo servono i giocatori giusti. Rugani e Gatti non sono molto agili, si esaltano in area e infatti di testa le hanno prese tutte loro due e Bremer contro la Fiorentina».
ALLEGRI – «Max viene snobbato e criticato perché non segue il vangelo. Ma in realtà non esiste un sola religione nel calcio. Io ne ho praticate diverse e ho cambiato in base alle caratteristiche dei giocatori e dei paesi in cui ho allenato perché ogni nazione ha un proprio dna calcistico. Bisogna smetterla di parlare di difensivismo. Qualsiasi allenatore vorrebbe giocare novanta minuti all’attacco, ma poi deve fare i conti anche con i propri giocatori e con quelli degli avversari. L’esempio più recente è quello dell’Olanda, patria del calcio offensivo. Eppure lo scorso anno anche uno come Van Gaal, non avendo valori eccezionali in squadra, ha difeso a lungo nella propria metà campo. E poi…».
POCHI GOL SUBITI – «Conta molto. Non subire reti è un punto di forza, la base su cui costruire. La differenza tra l’Inter, che è di un altro livello, e la Juventus è che i nerazzurri prendono pochi gol come i bianconeri, ma poi hanno tanta qualità e infatti segnano molto di più. Calhanoglu ti mette la palla dove vuoi, Dimarco ti serve davanti alla porta, poi ci sono i vari Mkhitaryan, Barella, Frattesi… Solo per citare i centrocampisti. Quella di Allegri, invece, è una mediana di giocatori normali. Non ci sono più i Pjanic, i Pogba o i Dybala: manca di fantasia e di conseguenza Allegri deve puntare sulle ripartenze».
SCUDETTO JUVE – «Impresa no, perché non avere l’impegno delle Coppe europee non è un dettaglio e alla lunga può garantirti 6-7 punti in più in classifica rispetto alle rivali che giocano ogni tre giorni. Ma è l’Inter la grande favorita per il titolo: ha una rosa ampia e di qualità. Però aspettiamo di vedere se – e come – la Juventus sfrutterà il mercato di gennaio».
RINFORZI JUVE A GENNAIO – «Phillips nella nazionale inglese e ai tempi del Leeds mi è sempre sembrato un centrocampista completo. E pure Hojbjerg lo è. Berardi è il fantasista che manca ad Allegri: Domenico, se ti muovi, ti serve bene. Le sue sono palle veloci e pericolose, non morte. Sarebbe un valore aggiunto per la Juventus. Che trio con Vlahovic e Chiesa: Dusan e Federico non mi sembrano spenti, i gol torneranno».
DERBY D’ITALIA – «L’Inter è la grande favorita. E se vince, ciao ciao a tutti… A quel punto sarebbe fuga, un po’ come quella del Napoli un anno fa. Se invece avrà la me- glio la Juve, il campionato si farà interessante».