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Capitani Juve, da Bigatto a Chiellini: i 23 condottieri bianconeri

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La storia della Juventus ha avuto tanti condottieri: capitani ma non solo, veri e propri totem della squadra bianconera. Ecco la loro storia

Juan Cuadrado ha vestito la fascia da capitano della Juventus per pochi minuti nella gara contro lo Spezia. Quel tempo striminzito gli ha fatto comprendere il valore di quella fascia, con 23 capitani designati nella storia della Juventus. Ecco la loro storia.

Gli albori: da Bigatto a ParolaItalia 1934

Il ruolo di capitano della Juventus assume una certa importanza da Carlo Bigatto in poi.  Una lunga storia da Bigatto passando per Rosetta e Luis Monti, in quella squadra mitica guidata da Carcano. La prima parte della storia arriva fino a Carlo Parola, immortalato nella rovessciata

1. Carlo Bigatto I dal 1922 al 1929, vinse due Scudetti da giocatore ed uno da allenatore
2. Virginio Rosetta, alla Juve dal 1923 al 1936. Protagonista del primo “scandalo” di mercato. Fu capitano per sei anni dal 1929 al 1935. Vinse 6 Scudetti.
3. Luis Monti, El Doble Ancho, mediano della Juventus e della Nazionale, l’uomo delle due finali mondiali con due nazioni diverse. Alla Juve dal 1931 al 1938, vinse quattro Scudetti ed una Coppa Italia. Fu capitano nel dopo Rosetta dal 1935 al 1938.
4. Mario Varglien I, altro bianconero sempre sotto l’occhio attento del ct Pozzo. Una vita alla Juventus dal 1928 al 1942 Vinse cinque Scudetti e 2 Coppe Italia. Fu capitano dal 1938 al 1942.
5. Pietro Rava, terzino bianconero dal 1938 al 1946 e in un secondo momento dal 1947 al 1950. Uno dei due calciatori della Juventus presente nell’Italia ai Mondiali del 1938, insieme a Foni. Si mise la fascia di capitano al braccio dal 1942 al 1950.
6. Carlo Parola, uno dei simboli della Juventus a cavallo degli anni 60 e 70. Fu l’uomo immortalato per sempre nella sua rovesciata iconica che ha unito generazioni con la copertina dell’album delle figurine Panini. Alla Juve dal 1939 al 1954, vinse 2 Scudetti e una Coppa Italia. Fu capitano dal 1950 al 1954 e poi divenne allenatore. Guidò la Juve per due volte, dal 1959 al 1962 e dal 1974 al 1976, vincendo due Scudetti.

Le stelle: da Boniperti a Scirea

Gaetano Scirea

Gaetano Scirea

Giampiero Boniperti inaugura la stagione delle stelle, quella da cucire sul petto e quelle in campo che si concluderà con un altro simbolo della storia della Juventus, Gaetano Scirea.

7. Giampiero Boniperti, storica leggenda della Juventus, sicuramente uno dei calciatori più influenti nella storia del club. L’ex presidente bianconero ha vestito la maglia della Juventus per tutta la sua carriera. Secondo miglior marcatore della Juve, dietro solo ad Alessandro Del Piero, Boniperti ha indossato la fascia di cpaitano dal 1954 al 1961.
8. Flavio Emoli. Finita la lunga carriera da calciatore di Giampiero Boniperti, la fascia di capitano fu indossata da un mediano. Si tratta di Flavio Emoli, alla Juve dal 1955 al 1963. Indossò i gradi da capitano per due stagioni, dal 1961 al 1963.
9. Omar Sivori, emblema della fantasia al potere nel mondo ordinato e senza fronzoli della Vecchia Signora. Insieme a Boniperti e Charles ha segnato un’epoca, ancora di più con il suo inconfondibile stile e i calzettoni abbassati. Alla Juve dal 1957 al 1965, vestì la fascia di capitano dal 1963 al 1965
10. Ernesto Castano, libero della Juventus dal 1958 al 1970. Presente nella selezione azzurra vittoriosa agli Europei del 1968, vinse 3 Scudetti e 3 Coppe Italia. Fu capitano per 5 stagioni, dal 1965 al 1970.
11. Alessandro Salvadore, da libero a libero. Prende la fascia da capitano lasciata scoperta da Castano. Alla Juventus dal 1962 al 1974 ed azzurro all’Europeo 1968, indossò la fascia per 4 stagioni dal 1970 al 1974
12. Pietro Anastasi rompe il dominio dei liberi e passa all’attacco. Il Pelè bianco, 78 gol in 205 presenze con la Juventus, indossa la fascia di capitano per due stagioni, dal 1974 al 1976. Pietruzzu raccoglie soddisfazioni personali e di squadra come i 3 Scudetti vinti e il titolo di Capocannoniere in Serie A e Coppa Italia.
13. Giuseppe Furino, otto Scudetti vinti con la maglia della Juventus e una grinta che basta per due generazioni. Il mastino bianconero totalizzò 528 presenze con 19 reti. Alla Juve dal 1969 al 1984, indossò la fascia per 8 stagioni, dal 1976 al 1984.
14. Gaetano Scirea, simbolo della Juventus e forse uno dei capitani più amati, insieme ad Alessandro Del Piero. Lo stile e l’eleganza hanno più volto sovrapposto le immagini di Scirea e della Juventus in un’unica istantanea. Alla Juventus dal 1974 al 1988, vestì la fascia da capitano negli ultimi 4 anni della sua carriera, dal 1984 al 1988. Fu poi secondo di Zoff quando l’ex portiere fu nominato allenatore fino al tragico giorno del suo incidente in Polonia

Il dopo Scirea: eredità molto pesante vialli

La morte improvvisa di Gaetano Scirea gettò nello sconforto il mondo bianconero. Scirea non era più il capitano della Juventus, passato in panchina al fianco di Dino Zoff. L’eredità della fascia e del suo ruolo di leader fu presa con parecchi avvicendamenti.

15. Dopo il ritiro di Gaetano Scirea, fu Antonio Cabrini a raccoglierne l’eredità. Il terzino sinistro, in gol per 33 volte in 297 presenze in bianconero, si mise la fascia di capitano al braccio per la stagione 1988/1989
16. La fascia di capitano resta in difesa ma si sposta al centro. Lo stopper Sergio Brio sarà il proprietario designato della fascia dopo Antonio Cabrini: 378 presenze e 24 gol con la maglia della Juve. Capitano per una stagione e poi vice allenatore di Trapattoni dal 1991 al 1994
17. Non si muove dal reparo arretrato la fascia di capitano, anzi, arretra di qualche metro per finire in porta. Stefano Tacconi indossa la fascia di capitano per due stagioni, dal 1990 al 1992, per una Juventus che stava cambiando pelle dopo i grandi successi degli ultimi anni.
18. La fantasia ritorna al potere con uno dei numeri 10 più grandi della storia italiana. Roberto Baggio, Pallone d’Oro con la Juve e campione di tutti grazie alle gesta con la nazionale italiana. Cinque anni con la Juve, 115 gol in 200 presenze, Baggio fu capitano dal 1992 al 1995
19. Il capitano della seconda Champions League è Gianluca Vialli. L’attaccante simbolo della prima gestione di Marcello Lippi alzò la Coppa dalle grandi orecchie al cielo di Roma nel suo periodo da capitano, ovvero la stagione 1995/1996
20. Dopo Vialli spazio ad uno dei capitani più longevi della storia della Juventus, condottiero in campo e anche in panchina. Antonio Conte, alla Juve dal 1991 al 2004, indossò la fascia di capitano dal 1996 al 2001. Idolo indiscusso dei tifosi bianconeri, ha perso appeal con il suo passaggio sulla panchina dell’Inter

Da Del Piero a Chiellinidel piero

La storia recente parte da un nome che racchiude tanti significati: Alessandro Del Piero. I capitani della Juventus da Pinturicchio fino a Chielllini.

21. Alessandro Del Piero, il totem della Juventus, depositario di tutti i record con la maglia bianconera tra gol e presenze. E’ stato l’immagine della Juve e forse nell’Olimpo della Juve insieme a Boniperti e Scirea. Dopo l’esplosione da giovane talento e la conferma come uno dei calciatori più importanti a livello europeo, Del Piero è stato capitano della Juventus per 11 anni. Ha indossato infatti la mitica C sul braccio sinistro dal 2001 al 2012, fino all’ultimo saluto alla Juve.
22. Da un recordman all’altro, a livello italiano. Il calciatore più presente nella storia della Serie A è un capitano della Juvents, Gianluigi Buffon. Il portiere classe 1978 è stato alla Juve dal 2001 al 2018, per tornare dopo un anno di esilio al Psg per poi difendere la porta dei bianconeri, da secondo dietro a Szczesny. Chiellini gli aveva offerto di nuovo la fascia da capitano ma Buffon non ha voluto scavalcare il difensore. Capitano per 6 anni, dal 2012 al 2018
23. Giorgio Chiellini, attuale capitano della Juventus. Dall’addio di Buffon ha preso la fascia, lasciandola spesso però in carico di Leonardo Bonucci, a causa dei problemi fisici. Dal 2018, dunque, la fascia appartiene di diritto a Chiellini ma in coabitazione con Bonucci, come mostrato nella scorsa premiazione per lo Scudetto con il trofeo alzato dal 3 e dal 19.

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