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Capozucca: «Giocatori come Cambiaso vanno tenuti, per Vlahovic è importante un aspetto. Napoli Juve? Si è notata questa differenza tra le due squadre» – ESCLUSIVA
Capozucca in esclusiva per Juventusnews24: il suo commento sul momento di forma dei bianconeri e sul mercato
A Napoli è arrivato il primo ko stagionale per la Juve, che al Maradona trova la sconfitta per 2-1 dopo l’iniziale vantaggio firmato Kolo Muani. Continua il momento altalenante di risultati per i bianconeri: di questo, e non solo solo, ha parlato in esclusiva per Juventusnews24 il noto dirigente Stefano Capozucca.
La Juve perde la prima partita stagionale a Napoli: cosa lascia la partita del Maradona?
«Nei 90 minuti sicuramente il Napoli ha meritato, mentre nel primo tempo la Juve ha fatto molto bene. Poi è normale che la Juve accusi la stanchezza, nell’ultimo periodo ha affrontato più partite e tutte impegnative, ha avuto incontri difficili. Invece il Napoli non ha le coppe e alla lunga pesa un attimino la differenza. Una stanchezza mentale c’è e questo si è notato».
Un’altra partita dove la Juve va in vantaggio e poi si fa recuperare. Secondo lei a cosa è dovuto tutto questo?
«La Juve ha aperto un nuovo ciclo, con un nuovo allenatore e una rosa rivoluzionata, è normale che non possa funzionare tutto alla perfezione. Poi la Juve non è abituata a fare rodaggi ma subito a primeggiare, ha sempre avuto l’obiettivo di vincere. Non ci deve essere comunque delusione, ma pazienza perchè il progetto va visto più a lunga durata».
Qual è il suo bilancio sulla prima parte di stagione di Thiago Motta?
«Thiago Motta lo conosco bene. Già da calciatore aveva quella personalità che faceva intravedere un futuro da allenatore, ha sempre avuto un carattere che lo fa predominare, ma anche lui ha fatto passi da gigante. Ha allenato prima il Genoa, poi lo Spezia dove ha fatto bene e il Bologna dove ha fatto benissimo. Ora alla Juve c’è una rifondazione e bisogna aspettare un po’, ci sono differenze notevoli anche nelle pressioni. Il suo futuro però è un futuro da grande allenatore».
Quali devono essere ora gli obiettivi stagionali dei bianconeri?
«La Juve non è abituata a partecipare ma a vincere, l’obiettivo di un club vincente è questo ed è normale che la volontà sia quella di arrivare tra le prime quattro per arrivare in Champions. Anche se ora è un po’ distanziata può farcela».
Prima partita e primo gol per il neo acquisto Kolo Muani: la convince come acquisto?
«Ha dato il buongiorno con quel gol, non è stato male. Ora vedremo se manterrà quelle che sono le prerogative del giocatore. L’unica critica obiettiva dall’esterno è che la Juve non può avere solo un attaccante importante come Vlahovic, visto che poi Milik è sempre infortunato. L’Inter per ora ha 4/5 punte, la Juve prima di prendere Kolo Muani aveva un’altra situazione».
Con l’arrivo di Kolo Muani si è tornati a parlare del futuro di Vlahovic: lei come si muoverebbe?
«Sono cose che vanno giudicate da chi lo vede allenarsi. Io dico solo che è normale che il rendimento di un giocatore va considerato nel collettivo, quindi se una squadra va bene trova riscontri positivi, quando va meno bene anche lui soffre».
Giusto cedere Cambiaso a gennaio qualora le cifre di cui si parla fossero reali?
«Ho una mia opinione personale, cioè che quando i giovani sono bravi vanno tenuti sempre perchè sono il futuro. E credo che questo possa essere il caso di Cambiaso».
Discorso lotta Scudetto: chi è la favorita secondo lei?
«Ad oggi la lotta Scudetto dice che sarà uno scontro ta Napoli e Inter, sono le due che stanno facendo meglio. Ma anche se tutti dicono Napoli io dico Inter, perchè secondo me è quella che ha l’organico più forte del campionato».
Chiudiamo con la Nazionale: possiamo guardare al futuro con fiducia dopo gli ultimi risultati degli azzurri?
«Sicuramente. Spalletti è un grande allenatore, una persona affidabile e capace, lo ha sempre dimostrato ovunque è andato. Negli inizi di un ciclo, quando si ha fiducia si è sempre in buone mani».
Si ringrazia Stefano Capozucca per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista