Juventus Women

Cascarino: «Ho scelto la Juventus Women per il progetto. Champions? Ancora delusa, ma ho un sogno» – ESCLUSIVA VIDEO

Pubblicato

su

YouTube video player

Estelle Cascarino, grande acquisto estivo della Juventus Women, rilascia la sua prima intervista in Italia a JuventusNews24.com

di Mauro Munno; traduzione di Alberto Mauro – Ci ha risposto in francese Estelle, l’italiano potrà impararlo con calma… Anche se ha già iniziato con le lezioni. Nello spogliatoio della Juventus Women ci sono cinque giocatrici transalpine, ma anche Gunnarsdottir e Sembrant conoscono la lingua. Nel dubbio Cascarino sta facendo parlare il campo. Da quando è arrivata in estate, dal PSG dopo il Mondiale, è stata titolare sempre, pure nelle amichevoli pre stagionali. Dal centro-sinistra della difesa comanda il reparto e plasma il gioco col suo mancino educato. L’ambientamento è stato veloce, ora vuole vincere subito: campionato, Coppa e Supercoppa. Non la Champions per la quale la delusione è ancora fortissima. Fortuna che c’è l’ambizione, sua e della Juve: chissà che in futuro…

Ciao Estelle, come è partita la tua avventura alla Juventus Women?
Le prime settimane sono trascorse alla grande, mi sono subito sentita parte integrante del gruppo e in generale sono molto contenta di essere qui. La cosa più difficile è la lingua. Anche se non è troppo lontana dal francese non avevo mai studiato l’italiano prima, ma ho iniziato a fare lezioni. La cosa che mi ha messo a mio agio sono le persone, mi hanno accolto bene e mi trovo alla grande qui alla Juve e a Torino.

Una cosa che ti ha impressionato a primo impatto?
La grande storia che ha questo club, sin da quando sono arrivata. Poi qui il movimento femminile è molto importante.

Toglimi una curiosità: il francese è la lingua dello spogliatoio? Siete così tante a parlarlo…
Dipende. Dipende con chi si ha a che fare. Nei rapporti con le italiane di solito la lingua parlata è l’inglese che è universale, ma con le francesi parliamo in francese.

Perché sei venuta alla Juventus Women nel momento più alto della tua carriera?
Ero alla ricerca di un grande progetto, e negli ultimi mesi il mio agente ha avuto contatti diretti con la Juventus. Mi ha parlato di un progetto ambizioso con grande prospettiva, e si è sviluppato tutto in modo abbastanza naturale.

Con Montemurro come va?
Abbiamo un ottimo rapporto fatto anche di scambi di opinioni, mi chiede di giocare semplice e di far valere le mie qualità e aiutare la squadra a ottenere sempre il massimo.

Ti aspettavi di giocare da subito così tanto?
Sono entrata rapidamente nei meccanismi della squadra, e per questo ho giocato praticamente subito. Sono stata molto contenta di debuttare immediatamente, è meglio per integrarsi in fretta. Ho avuto l’occasione di confrontarmi sul campo con diverse giocatrici in difesa, Linda, Cecilia o Martina. Mi trovo molto bene con tutte e tre, sicuramente ho giocato più minuti con Lenzini e con lei mi trovo alla grande, sono molto felice di questo.

Le conosci senz’altro meglio di noi: ci racconti che giocatrici sono Maelle Garbino ed Ella Palis?
Sono cresciuta con Maelle all’ OL, ha un sinistro molto tecnico ed ottima visione di gioco. Da giovani mi ricordo che aveva talmente qualità che l’avevamo soprannominata Messi. Con Ella ho giocato insieme al Bordeaux, è una giocatrice potente che ha un grande impatto sul pallone, sono stata molto felice di ritrovarle qui alla Juve.

C’è una compagna che ti ha colpito più delle altre?
Ci devo pensare un attimo… Mi piace molto lo stile di gioco di Lineth, mi ha impressionato giorno dopo giorno. E anche Caruso, mi piace la sua visione di gioco e la sua tecnica con il pallone.

Com’è la Serie A femminile rispetto al campionato francese e a quello inglese?
Il campionato italiano somiglia di più a quello francese, nel modo di giocare. È meno fisico rispetto all’Inghilterra ma con più attenzione al pallone. L’approccio è senz’altro più simile a quello francese a cui sono abituata.

Cosa ne pensi dello stadio di Biella?
Abbiamo giocato ancora poco nel nuovo stadio ma la tribuna è bella e il prato in ottime condizioni. È l’ambiente ideale per giocare al meglio, fa sicuramente piacere essere lì.

Veniamo al tasto dolente: ti aspettavi di uscire così presto dalla Champions?
È stata dura da digerire. La Champions è stata una delle ragioni che mi hanno convinto a scegliere la Juventus. A volte ci penso ancora perché mi piace competere ad alti livelli sempre, ma ora è andata così, abbiamo ancora tre competizioni da giocare e siamo concentrata sui tre titoli che possiamo portare a casa.

Obiettivi? Tuoi e di squadra.
Il mio è divertirmi in campo come prima cosa, e poi provare a vincere campionato e le due coppe, sarà decisivo anche qualificarci per la prossima Champions. Ho il sogno di vincerla con la Juve. Et voilà.

Hai partecipato alla festa del Pala Alpitour per il centenario della famiglia Agnelli alla guida della Juventus…
Una serata che mia ha fatto conoscere ulteriormente la storia di questo grande club: atmosfera incredibile come vedere tutti i campioni che hanno fatto la storia di questa società. Parlare con Zidane è stato impressionante, nel mondo e in Francia è e rimane un’icona.

Come sta tua sorella Delphine? Lei ha affrontato la Juventus Women da avversaria… Ti ha detto qualcosa prima che venissi qui?
Sta recuperando dall’infortunio. È tornata a correre e le auguro di essere presto pronta. Ha avuto occasione di affrontare la Juventus in Champions diverse volte, mi ha detto che è un grande club, difficile da affrontare in campo ed è contenta della mia scelta professionale.

Si ringrazia la Juventus e l’ufficio stampa per la disponibilità mostrata in occasione di questa intervista.

Exit mobile version