Caso Bendtner, l'attaccante non si scusa con il tassista
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Caso Bendtner, l’attaccante non si scusa con il tassista

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Nella conferenza stampa in cui Bendtner ha parlato della lite con il tassista, il giocatore ha chiesto scusa al club e ai tifosi, ma non al diretto interessato

Il fatto che ha coinvolto Nicklas Bendtner la scorsa domenica ha fatto rapidamente il giro del mondo, tra stupore e persone per niente meravigliate. Il pugno che Bendtner ha tirato al tassista, rompendogli la mascella, ha fatto discutere molto. L’attaccante, oggi in conferenza stampa, ha parlato della vicenda, chiedendo scusa al club e ai suoi tifosi, ma non al malcapitato tassista. Questo il riassunto delle sue parole.

HO CERCATO DI EVITARLO – «Sono stato coinvolto in un episodio molto sfortunato e scomodo. Mi scuso con il Rosenborg e con tutti i tifosi per ciò che è avvenuto, e mi scuso anche per non essere riuscito ad evitare questa situazione, anche se ho cercato di farlo»

Di certo la vicenda non finirà qui. Bendtner è stato denunciato alla polizia dalla compagnia di taxi in cui lavora il malcapitato tassista. Non si sa quanto potrà durare ancora questa vicenda, né quali siano le possibili conseguenze per l’attaccante ex Juve. Di certo, visto che è stata accertata l’aggressione e la rottura della mandibola del tassista, i rischi per il giocatore sono concreti.

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