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Buffon ora è un mistero: e se dietro l’infortunio ci fosse una strategia?

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Tutto tace intorno alle condizioni di Buffon, fermo da un mese per un problema muscolare che pareva di poco conto: cosa c’è dietro al guaio al polpaccio del portiere bianconero?

L’amore che lega Buffon e la Juventus è indissolubile. E mai niente e nessuno sarà in grado infrangerlo. SuperGigi è stato uno dei volti più importanti della storia del club bianconero e continuerà ad esserlo, anche dopo aver appeso i guanti al chiodo. Il ritiro sembra ormai imminente: a fine stagione dirà addio. A meno che la Juve non riesca nella meravigliosa impresa di vincere la terza Champions League, trofeo che consentirebbe a Buffon di giocare anche il Mondiale per Club, ultima missione da compiere nel contesto di una carriera straordinariamente ricca di fascino. E di vittorie, che Gigi vuole regalarsi anche in futuro, lontano dal campo ma probabilmente dietro ad una scrivania. Non a caso Andrea Agnelli, con il quale ha un rapporto splendido, sta cercando in tutti i modi di agevolargli il futuro fuori dal campo. Buffon studia da dirigente e già da qualche settimana si sta approcciando a questa nuova veste. Mentre, ufficialmente, sta smaltendo un infortunio al polpaccio di cui però nessuno parla. Lui compreso. E se dietro il guaio muscolare, la cui entità è praticamente un mistero per tutti, si celasse una precisa strategia concordata in maniera bilaterale da Buffon e dalla Juve?

Ipotesi plausibile. Anche perché la società deve pensare al futuro. E il mese di dicembre, ricco di partite dal peso specifico enorme, ha rappresentato l’occasione giusta per vedere all’opera Wojciech Szczęsny. Il quale, a sua volta, ha sempre risposto presente, incassando un solo gol nelle sei partite giocate contro Olympiacos, Inter, Bologna, Genoa, Roma e Verona. Ma soprattutto dimostrando di essere pronto a diventare l’erede di Buffon. Cosa che non era riuscito a fare nelle due gare giocate contro Benevento e Sampdoria, nelle quali aveva mostrato qualche segnale di incertezza. Incertezza spazzate via da tante prestazioni di ottimo livello. Che hanno rasserenato la Juve. E probabilmente, dietro la scelta di far giocare Szczęsny (avallata anche da Allegri), c’è la longa manus dello stesso Buffon, che non nutre alcun tipo di gelosia nei confronti del polacco, ma solo tanta stima. Stima degna del professionista che è stato, è e sarà per sempre. Ecco perché il misterioso infortunio di Buffon potrebbe essere una velata strategia. Mossa intelligente per non alimentare dubbi sull’affidabilità di Gigi, mossa efficace per testare Szczęsny nelle partite che contano. Insomma, una mossa da Juve. Ma i tifosi possono stare tranquilli: nel 2018, fra i pali, Buffon ci tornerà. Più forte di prima.

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