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Caso Fagioli (CorSera), la testimonianza choc: «Debiti di 250mila euro in un mese. Così funzionava il sistema di scommesse»
Caso Fagioli, la testimonianza choc del centrocampista della Juventus: il Corriere della Sera riporta le nuove confessioni
Il Corriere della Sera, nella sua edizione odierna, riporta nuovi passi della testimonianza dello juventino Nicolò Fagioli per il caso scommesse.
SCOMMESSE – «Le ricevute delle singole giocate pervenivano sul mio cellulare da parte del referente della piattaforma, legale o illegale. Mi arrivavano tramite un’app Treema, che, per quanto mi avevano detto, garantiva al mittente la riservatezza nelle trasmissioni».
TIPI DI SCOMMESSE – «Esistono le scommesse sui falli e ammonizioni, mi è stato proposto ma io assolutamente non ho accettato perché contrario alle mia etica e comunque sarei stato scoperto perché esistono delle segnalazioni rispetto ai picchi di scommesse».
DEBITI – «Scommettevo sui siti illegali perché, all’inizio, facevano credito. In un solo anno avevo accumulato un debito di 250 mila euro».
OROLOGI – «Ogni tanto, per restituire almeno in parte queste som- me provvedevo ad acquistare a Milano degli orologi Rolex. Pagavo con bonifico. Gli orologi alcune volte li ho consegnati io, altre volte passavano i titolari delle piattaforme e li ritiravano presso la gioielleria».