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Caso Milan-Spezia: sto con i rossoneri e con Serra, ma non con l’AIA
Continua a tenere banco il caso Milan-Spezia che ha messo nel centro del mirino l’arbitro Marco Serra
(Di Sandro Dall’Agnol) – Sarà difficile dimenticare questo Milan-Spezia. Una serata che aveva tutta l’aria di poter restare nell’anonimato calcistico si è invece rivelata uno sconquasso per la Serie A e nell’opinione pubblica. Ma soprattutto nella carriera di Marco Serra, sul banco degli imputati senza alcuna possibilità di scampo.
E già su questo argomento ci sarebbe da discutere parecchio. L’errore è stato grave ma non abbastanza da giustificare il linciaggio mediatico cui il fischietto torinese è stato sottoposto. Chiaro che abbia inciso pesantemente sul risultato, ma resta un puro e semplice errore come se ne vedono tutte le settimane sui campi di tutto il mondo.
I primi a capirlo, fondamentalmente, sono stati i giocatori rossoneri. Dall’atteggiamento quasi consolatorio di Rebic di fronte allo sguardo affranto del direttore di gara subito dopo il fattaccio, fino a ciò che si narra sia successo negli spogliatoi. Con Serra in lacrime o giù di lì e Ibrahimovic primo fra tutti a comprendere la difficoltà di un uomo e accettare sportivamente la situazione.
Ecco perché è giusto applaudire il comportamento di tutto il Milan, dai calciatori a Stefano Pioli e per finire con la società. In un mondo che fa del vittimismo e della lamentela continua il suo mantra, lo stile dimostrato dal Diavolo non ha avuto eguali. Come in fin dei conti va elogiato lo stesso Serra per aver prontamente e ripetutamente porto le proprie scuse.
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