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Causa Bonucci, l’ex Juventus pronto a devolvere il ricavato in beneficenza: «Non è una guerra personale»
Causa Bonucci: l’ex Juventus pronto a devolvere il ricavato in beneficenza. Il difensore vuole far valere le proprie ragioni
Sky Sport riporta quelle che sono state le motivazioni che hanno spinto Leonardo Bonucci a fare causa alla Juventus.
‘Questa decisione non rappresenta una guerra personale, ma un fatto di legittimo principio, che il giocatore ha deciso di portare avanti perché anche altri calciatori che si sono trovati e si trovano alle prese con situazioni similari a quelle da lui vissute, non avendo però la possibilità di reagire. Per il giocatore, le situazioni che ha dovuto fronteggiare una volta messo ai margini della rosa sono state ritenute “anomale” per un professionista, come il fatto di dover svolgere allenamenti serali in orari differenti rispetto a quelli dei compagni, senza mai incontrare lo staff tecnico. Ma anche il fatto di non avere accesso a palestra, piscina e ristorante, o comunque senza la dovuta assistenza. La scelta della società di non inserire il giocatore nella lista dei convocabili, inoltre, ha fatto sentire il giocatore volutamente abbandonato a sè stesso, attraverso una strategia ritenuta da lui premeditata‘.
BENEFICENZA – ‘Lo stesso Bonucci ha precisato che qualsiasi cifra dovesse scaturire da tale azione, sarà devoluta a Neuroland, associazione che sostiene le famiglie dei bambini ricoverati nel reparto di neurochirurgia pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e Live Onlus, che attraverso il ricavato di aste di materiali appartenuti a sportivi di alto profilo acquista e dona defibrillatori da destinare a società sportive, scuole e comuni’.