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Cenolli (Agente Montemurro): «Joe alla Juve fa i miracoli, ora vuole lo scudetto per dimostrare una cosa» – ESCLUSIVA

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Cenolli (Agente Montemurro): «Joe alla Juve fa i miracoli, ora vuole lo scudetto per dimostrare una cosa». Parla colui che cura gli interessi del tecnico della Juventus Women

Mario Cenolli è colui che, di concerto con Stefano Braghin, ha portato Joe Montemurro alla Juventus Women. È legato al tecnico da un rapporto di lavoro – essendone l’agente – ma anche di grande amicizia e stima reciproca. E questo traspare dall’intervista rilasciata in esclusiva a JuventusNews24.com.

Dal 33esimo al nono posto nel ranking Uefa: è il dato che racconta meglio l’impatto di Joe Montemurro sul mondo Juventus Women
Joe ha fatto i miracoli, non saprei in che altro modo dirlo. Senza nulla togliere al lavoro di Rita Guarino, è stato lui a regalare una dimensione europea alla Juventus Women. Sia in termini di gioco sia in termini di mentalità. E penso che la progressione nel ranking fino al nono posto lo dimostri.

Cos’è che lo spinse a scegliere la Juve?
Il suo cuore bianconero e poi è stato convinto dalla professionalità e dalle idee di Stefano Braghin, una grande persona che conosce il calcio. Lo affascinava il progetto e anche per questo ha detto di no al PSG.

Ti sembra che dopo questa prima parte di stagione ci siano state critiche un po’ ingenerose nei suoi confronti?
Le critiche ci stanno, soprattutto dopo che hai vinto tutto l’anno prima. I tifosi hanno avuto in regalo il Triplete italiano ma chiaramente non può essere così tutti gli anni. Ci sono anche gli avversari. Roma, Milan, Inter e Fiorentina si sono rinforzate e con il professionismo tutto il campionato è diventato più competitivo.

L’eliminazione dalla Champions non gli è andata giù, vero?
Chiaramente l’ha vissuta male. Mi ha detto che si sentiva al livello, che non gli sembrava che Arsenal e Lione avessero fatto molto di più per meritare la qualificazione. Sono stati decisivi gli episodi e l’unica cosa che è mancata alla squadra è esperienza. Quando la Juve avrà anche quella arriverà in fondo alla Champions.

Qual è il suo pregio migliore da allenatore?
È davvero un tecnico straordinario. Crea una grande empatia con le giocatrici e plasma dei gruppi unici. Io lo ritengo personalmente un maestro dalla tattica e lo vediamo dal gioco che ha dato alla Juve in questo anno e mezzo. Secondo me un qualcosa che prima in Italia non esisteva. 

E fuori dal campo com’è?
Genuino, così come sembra. Ama aiutare gli altri e fare beneficenza. Pensa quasi sempre al calcio e quando non lo fa si dedica alla moglie e ai figli.  

Sognava il triplete e ci è riuscito. Ora qual è il suo prossimo obiettivo?
Lo scudetto, dimostrare che la Juve non ha vinto l’ultimo esclusivamente in scia a quanto costruito in passato. Non era il pilota automatico, c’è stato tanto anche del suo lavoro.

A proposito, il suo contratto scade nel 2024: ci sono i margini per vederlo sulla panchina della Juve oltre quella scadenza?
Non ne abbiamo ancora parlato perché il nostro focus è sul presente, ma siamo pronti a discuterne quando la Juve lo riterrà opportuno. Chiaramente come per ogni professionista il suo futuro è legato ai risultati. 

Ma Joe sta bene alla Juve?
Sta molto bene. 

Si ringrazia Mario Cenolli per la disponibilità mostrata in occasione di questa intervista

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