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Ceravolo: «Juve in salute, può battere lo Sporting» – ESCLUSIVA
Ceravolo: «Juve in salute, può battere lo Sporting». L’intervista all’ex responsabile dell’area tecnica – ESCLUSIVA
Da Juve Sporting alle difficoltà di Vlahovic fino agli exploit di Gatti, Rabiot e non solo. Franco Ceravolo, ex responsabile dell’area tecnica della Juventus, parla in questa intervista esclusiva a Juventusnews24 di tutto questo e molto altro ancora.
Si aspetta una Juve diversa stasera con lo Sporting rispetto a quanto visto con la Lazio?
«La Juventus veniva da tante partite positive in campionato e quindi ci sta che possa sbagliare un tempo. Nel secondo la squadra ha reagito bene e poteva pareggiare. La partita di stasera è importante, io vedo la squadra con tante motivazioni e in salute. Sono fiducioso? Nel calcio non ci sono risultati scontati. La Juventus può battere chiunque, non è una squadretta. I risultati poi dipendono dal campo, dagli episodi e da altri fattori. La Juve vuole passare il turno, non sarà semplice perché anche lo Sporting vuole farlo. Io mi auguro che i bianconeri possano riuscirci perché stanno facendo un lavoro importante e per dare un senso e un valore alla stagione. Poi il giudice sarà il campo».
Sarà il tridente la mossa a sorpresa di Allegri?
«Non penso sia a sorpresa perché l’ha fatto altre volte con Di Maria, Vlahovic e Chiesa. Allegri li vede tutti i giorni e in base alle condizioni fisiche dei giocatori si adegua alle caratteristiche. Lui è una persona intelligente, sa cosa fare e come sfruttare al meglio il potenziale a disposizione. Chiesa sta recuperando e non è ancora ancora il massimo, quindi deve valutarlo bene. Se stanno bene Allegri potrebbe presentare il tridente. Io penso metterà la migliore formazione possibile».
Come si spiega la crisi di Vlahovic? E’ una questione mentale o il gioco della Juve non esalta le sue qualità?
«Quando si parla di gioco mi viene da ridere…Se un giocatore ha qualità importante si può esprimere in qualsiasi contesto di gioco. Vlahovic ha potenzialità che appartengono a giocatori importanti. Il problema è che deve restare più sereno e tranquillo, come ha detto Allegri. Le qualità le ha e prima o poi verranno fuori, non è questione del modulo. Ci sta un calciatore possa attraversare un momento difficile. Quando ero alla Juve in passato mi ricordo che alcuni giocatori sembravano i fratelli di quelli che avevamo acquistato, poi dopo qualche mese sono esplosi. E’ chiaro che da Vlahovic la gente si aspetta tanto per quello che è costato, ma sia alla Fiorentina che nella prima parte di stagione alla Juve ha fatto vedere delle qualità. Deve avere pazienza e star tranquillo. Prima o poi tornerà».
Un po’ come Rabiot, che è stato aspettato per alcune stagioni e poi è esploso. La Juve ora deve rinnovargli il contratto?
«Per capire certe situazioni bisogna starci dentro. Certamente Rabiot era un giocatore che prima sembrava un pesce fuor d’acqua e oggi è uno dei giocatori più importanti della Juventus. Questo la dice lunga sul fatto di credere nei giocatori che hanno qualità che prima o poi verranno fuori. Il rinnovo? Se fossi io lo terrei. Poi dipenderà dalle società e dalle situazioni personali che saranno valutate per capire se ci sono i presupposti. I dirigenti sapranno cosa fare».
Una sorpresa di questo ultimo periodo è Gatti: che opinione ha di questo difensore?
«La mia impressione su di lui è positiva. Ho visto un giocatore che ha grande grinta, determinazione e mette sempre il massimo di attenzione in quel che fa. Non è una cosa da poco per uno appena arrivato alla Juve. Ha anche margini di miglioramento e una struttura fisica importante. Allegri è stato bravo ad aspettarlo, a migliorarlo e a metterlo nella mischia ricevendo risposte positive. Con lui, Fagioli, Miretti e altri giovani la Juve si trova giocatori italiani con un futuro importante».
Pogba è pronto a tornare: che contributo può dare in questi due mesi che mancano?
«I tifosi si aspettano tanto da lui. Stiamo parlando di un giocatore che alla Juve ha fatto cose straordinari e con il suo ritorno tutti pensavano che avrebbero dato un contributo di spessore. Purtroppo, invece, non si è mai visto tra infortuni e altre cose. Per la squadra che Allegri aveva in testa all’inizio della stagione era un elemento importante. La sua assenza gli ha causato delle difficoltà che si è dovuto inventare delle soluzioni per mettere in campo formazioni competitive. Se Pogba, con le qualità che ha, è a posto è un giocatore che può dare un contributo importante per aiutare la Juve in questo finale di stagione. Per uno che non gioca da tanto, però, non è semplice. Avrebbe bisogno di tempo, ma il tempo è poco e quindi non sappiamo come rientrerà. Il campo sarà giudice».
Secondo lei Allegri resterà alla Juve il prossimo anno o ci sarà un ritorno di Conte?
«Allegri sta facendo un grande lavoro in questo momento in una situazione particolare a livello ambientale. Non era semplice e sta valorizzando tanti giocatori con un futuro roseo in prima squadra in pianta stabile. Lui e Conte sono grandi allenatori, tra i migliori in circolazione come Gasperini e altri allenatori italiani che stanno facendo bene. Per il futuro c’è da vedere tutto e da fare valutazioni importanti. Allegri, comunque, non deve dimostrare niente a nessuno. I numeri e i risultati parlano per lui».
E invece un ritorno di Del Piero in società lo vede possibile? E’ una figura come la sua che manca alla Juve?
«Io posso dire che Del Piero ha grandi competenze ed è una persona per bene che tutti vorrebbero avere, a partire dai tifosi della Juve. La società poi farà le sue scelte e le sue valutazioni. Del Piero, comunque, è un grande professionista e una persona che stimo molto».
Si ringrazia Franco Ceravolo per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista