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Cernoia: «La mia vocazione è sempre stata il calcio»
Valentina Cernoia si racconta tra fede calcistica, passioni e amore per gli sport. Le parole della giocatrice bianconera
In un’intervista rilasciata a Juventus TV, Valentina Cernoia ha raccontato la sua fede calcistica e il suo amore per gli sport ma soprattutto per il calcio.
STADIO – «La mia prima partita allo stadio è stata un Brescia Juventus. Mi avevano portato in curva Nord a Brescia e avevamo fatto una coreografia spaziale. Per me era stato bellissimo per la partita e per l’entusiasmo. I tifosi ti trasmettono carica. Adesso posso dire che sono fortunata a scendere in campo e ad avere tifosi sugli spalti».
FEDE – «Ho sempre seguito il calcio dei maschi, mio papà era interista e il mio idolo è Ronaldo. Mi piaceva come dribblava. Mi piace da morire puntare l’uomo e saltarlo. Io ho una fede rossonera che mi porto dietro fin da bambina. Mi sarebbe piaciuto magari vivere il derby di Milano in casa ma non si può».
SPORT – «Da bambina ho praticato un sacco di sport. Portavo avanti la passione del karate, ho vinto un sacco di trofei. Ho fatto nuoto ma la mia vocazione è sempre stata il calcio. Ho pensato da sempre di poter arrivare lontano e vivere la mia passione come un lavoro. Sono passata dalla squadra di paese al Manerbio e poi il grande passo è stato con il Brescia, dove sono stata tanti anni della mia carriera».
BRESCIA – «Quando sono andata a Brescia è stata una svolta per la mia carriera. C’era la pretesa di cominciare a vincere perché si stava creando una squadra importante. Ho vinto 3 scudetti, 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe. In Champions siamo arrivate ai quarti di finale. Hyyrynen me la ricordo, eravamo avversarie in fascia».