Cesare Di Cintio: «Sentenza storica, è la fine di un monopolio»
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Cesare Di Cintio: «Sentenza storica, è un segnale importante e la fine di un monopolio» – ESCLUSIVA

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Cesare Di Cintio in ESCLUSIVA: «Sentenza storica, è un segnale importante e la fine di un monopolio». Le parole dell’avvocato

L’avvocato Cesare Di Cintio, specializzato in diritti sportivi e fondatore dello studio DCF Sport Legal, interpreta la sentenza della Corte di Giustizia Europea per JuventusNews24.com. «Credo che sia una decisione storica, unica e inaspettata. Anche se qualche avvisaglia c’è stata nei giorni scorsi, un punto di vista giuridico le opinioni degli addetti ai lavori potevano dare spazio a questa nuova interpretazione. Uefa e Fifa sono state messe pesantemente in discussione».

Si possono già calcolare i primi effetti della sentenza della Corte di giustizie europea?
«Le cose possono cambiare, è prematuro provare a fare valutazioni oggi, la pronuncia libera il mercato da una posizione dominante, ma bisogna capire ancora gli effetti e la ricaduta nei casi specifici. E’ una sentenza che può fare storia, il calcio da oggi si apre alla concorrenza con un segnale importante. E va verso un abbattimento dei costi e una maggiore qualità del prodotto»

È la fine del monopolio UEFA?
«Oggi i brand Fifa e Uefa rimangono importanti, una nuova gestione di un nuovo torneo internazionale secondo me non sarà così immediata. Entrambe rispecchiano la tradizione europea, del calcio con competizioni sulla base del merito ottenuto sul campo. Un modello ben diverso da quello americano, ma l’NBA ha dimostrato quanto possa valere ed essere competitivo. Sarà il mercato a dire quale sarà la strada da intraprendere, ma devono essere messe in atto norme e meccanismi a tutela dei settori giovanili, e delle Federazioni. Il calcio è sport, socialità ed educazione, non esclusivamente business»

È possibile un dialogo tra Uefa e Superlega?
«Il compromesso è sempre la vittoria di tutti, soprattutto in situazioni del genere credo sia necessario un dialogo tra le varie istituzioni sportive. Si tratta di una novità mai vista nel calcio, ma nel basket l’Eurolega è ormai una competizione consolidata, non è qualcosa di mai visto nello sport. È una questione di tradizione e substrato normativo»

Il progetto Superlega può dipendere dal numero e la qualità delle adesioni?
«L’Inghilterra è un sistema extraeuropeo che può imporre norme al di fuori dalla UE. Le singole federazioni in Europa potranno assumere strumenti di tutela e meccanismi di promozione interna, non bisogna rischiare di far diventare i campionati nazionali la “Serie B” del calcio. Gli effetti li determinerà il mercato e li valuteremo a medio e lungo termine».

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