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Cherubini: «Addio CR7? Meglio un mese prima. Ma Kean era a prescindere»
Cherubini: «Addio CR7? Meglio un mese prima. Ma Kean era a prescindere». Le dichiarazioni del dirigente della Juventus
Federico Cherubini è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport.
IHATTAREN – «Per esempio, l’altro 2002 che abbiamo preso, Ihattaren, si sarebbe trovato davanti una serie di giocatori con le stesse caratteristiche e non avrebbe giocato molto. Per cui abbiamo percorso la via del prestito per dargli l’opportunità di esprimersi, anche perché ha fatto tante partite fra i grandi e da noi si sarebbe trovato in un limbo. Kaio da noi può crescere e ambientarsi in una situazione più protetta: arriva da un altro continente e per un ragazzo di 19 anni questo ha sempre un peso importante. Ihattaren arriva da un campionato europeo, è già più pronto ad affrontare il calcio italiano».
LOCATELLI – «È stata una trattativa molto trasparente per cui forse ha dato l’impressione di essere lunga. Raccontare che non ci stessimo vedendo quando in realtà lo stavamo facendo sarebbe stato irrispettoso, non avevamo nulla da nascondere. Ma la squadra era già competitiva. In teoria avremmo potuto non fare nessuna operazione».
RONALDO – «CR7? Zero margini, anche per il modo in cui ci ha parlato” dice il dirigente. Ecco le sue parole a riguardo: “Diciamo subito che margini per trattenerlo non ce n’erano. Una volta che Cristiano Ronaldo ci parla nel modo in cui ci ha parlato, non ci può essere epilogo diverso. In quei giorni è stato molto diretto, esprimendo la sua volontà. Non potevamo costringere una persona a rimanere in un contesto che non riconosceva più».
SOSTITUTO RONALDO – «Non è sostituibile, non c’è qualcuno sul mercato assimilabile a lui. Si chiude un ciclo e se ne apre un altro. L’affare Kean è un’operazione in linea con la direzione che abbiamo preso».
KEAN – «Ricomprato? Sì, ma due anni fa era stato ceduto per una cifra ragguardevole per un ragazzo di 19 anni. Oggi torna per una cifra compatibile. Ha un grande potenziale inespresso. Dubbi caratteriali. Mi assumo la responsabilità di quello che sto per dire: il campo sarà l’unico giudice, ma l’operazione Kean non è stata una reazione isterica all’addio di Ronaldo. Era un affare da chiudere a prescindere».
ADDIO RONALDO – «Fosse successo un mese prima sarebbe stato meglio per tutti. L’abbiamo gestita a tre giorni prima della fine delle trattative. Ci sono tempi che non si possono gestire, voglio dire: non tutti i giocatori aspettano fino al 31 di agosto in attesa di capire se Ronaldo va o resta. Cristiano è stato molto diretto, esprimendo la sua volontà non potevamo costringerlo a rimanere in un contesto che non riconosceva più».
ALLEGRI – «Quadriennale? Scelta precisa, anche per dare stabilità tecnica al progetto, che negli ultimi anni non c’è stata- Una delle sue qualità è quella di migliorare il singolo. Nel nostro piano è la più grande garanzia che possiamo avere. È un gestore, ma non è la sua caratteristica principale».