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Chiarenza: «Tridente Juve mediocre, il Torino meritava di più» – ESCLUSIVA

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Vincenzo Chiarenza, ex giocatore e allenatore della Juventus, ha parlato in esclusiva a Juventusnesw24 del derby e di molto altro

Dal derby della Mole al futuro di Dybala passando per la sfida col Villarreal, il mercato del futuro, la lotta al quarto posto e quella per lo scudetto.

Vincenzo Chiarenza, ex giocatore e allenatore delle giovanili della Juventus, ha parlato in esclusiva a Juventusnews24 di tutto questo e molto altro.

Partiamo dal derby della Mole: il pareggio è il risultato giusto?

«Mi aspettavo certamente qualcosa di più dalla Juve. Il Toro ha meritato il pareggio, ha giocato col coltello tra i denti e con mota determinazione. Penso che forse meritava anche qualcosina di più… La Juventus ha giocato bene nel primo tempo, un po’ meno nel secondo. Va un po’ in difficoltà negli ultimi metri e in area di rigore, dove perde un po’ di lucidità. Il Torino ne ha approfittato e dopo aver avuto un paio di occasioni nel primo tempo ha trovato il giusto pareggio col ‘Gallo’ Belotti».

C’è stato un passo indietro anche da parte del tridente Dybala-Morata-Vlahovic?

«Sì, non hanno fatto una prestazione per trascinare i compagni alla vittoria. Hanno fatto una partita mediocre: Dybala non si è visto, Vlahovic magari è un po’ stanco che ha giocato tante partite al 100% per dimostrare che è da Juventus. Non si sono resi molto pericolosi lì davanti. Il cambio del serbo? Penso che Allegri abbia fatto bene in vista della partita di martedì, ha sprecato molte energie».

Quanto hanno pesato gli infortuni? Secondo lei Allegri poteva fare qualcosa di di diverso?

«Ha giocato Alex Sandro centrale e infatti il gol è arrivato più per demeriti suoi che per meriti di Belotti. Il brasiliano non è abituato a marcare in area di rigore quando c’è tanta gente da marcare e quindi è andato in difficoltà, non essendo il suo ruolo. Questi tre infortuni sono stati molto importanti per il rendimento della Juve in difesa».

Martedì la Juve va in Spagna per l’ottavo di finale di andata di Champions League: che partita si aspetta dal Villarreal?

«La Juve si è ripresa nelle ultime partite di campionato, ma la Champions League è un’altra cosa, ci sono altri ritmi, si corre di più, ogni passaggio va fatto con la giusta forza e precisione. Il Villarreal è una squadra ottima, gioca sulla determinazione e la corsa, non molla mai ed è difficile da affrontare. Se non sei preparato bene nell’approccio della gara, non ne vieni fuori proprio perché è una partita che sarà ad alti ritmi».

Quella del ritmo basso è la difficoltà principale della squadra di Allegri in questo momento?

«Deve essere più continua nella corsa, a volte ha momenti che durano anche 15-20 minuti in cui l’avversario la mette in difficoltà. Questo non deve esistere per una squadra come la Juventus che deve essere al pari delle altre almeno sul piano della corsa. Si sa che chi affronta la Juve dà il mille per mille, per cui deve essere pronta a controbattere sotto l’aspetto agonistico, della corsa e della determinazione. Poi ci sono i giocatori della qualità che fanno la differenza».

Rinnovo Dybala: la Juve deve continuare a puntare su di lui per il futuro?

«Se venisse un giocatore europeo di alta qualità tecniche potrebbe anche fare le valigie e andare da un’altra parte. Dispiacerebbe, perché è un giocatore valido. Non so se questo discorso economico possa condizionarlo, ma da lui ci si aspetta molto di più».

Si parla già di mercato del futuro: Zaniolo, Pogba, Milinkovic Savic sono nomi caldi. Uno di questi può far fare un altro salto di qualità alla Juve?

«Sì, però bisogna prendere anche centrocampisti che vanno a rubare palla agli avversari, non basta solo chi gioca solo in possesso di palla. A me piace molto Zakaria, è un giocatore che farà bene in questa stagione perché ha il passo da giocatore di alta qualità in Europa, è bravo fisicamente e penso potrà fare anche dei gol».

Da ex allenatore delle giovanili della Juve con cui ha vinto tanti trofei, c’è un giocatore dell’Under 23 o in prestito ad altre squadre che per lei potrebbe tornare utile ai bianconeri dal prossimo anno?

«Io ho seguito Fagioli già qualche anno fa quando facevo l’osservatore delle nazionali giovanili. E’ molto maturato, fisicamente sta crescendo, anche se deve mettere su un po’ di muscoli. E’ un giocatore interessante, uno di quelli che può rientrare e che può far benissimo in prima squadra».

La lotta al quarto posto è più viva che mai: Lazio, Fiorentina e Roma possono insidiare la Juve?

«Sicuramente sì, deve stare attente a tutte. Questo è il periodo più importante e delicato della stagione calcistica di ogni squadra e se non hai messo in cascina un po’ di fieno, a marzo trovi difficoltà. E’ necessario preparare bene la squadra soprattutto sotto l’aspetto atletico. Devono fare vita sana in questo periodo e mettere in campo tutte le ottime qualità che hanno, cancellando i momenti di annebbiamento e di corsa passiva a cui vanno incontro in ogni partita»

Tra Milan, Inter e Napoli chi vede favorita per lo scudetto?

«L’Atalanta (ride ndr) perché conosco bene Gasperini, abbiamo lavorato dieci anni insieme alla Juventus. So perfettamente come prepara le squadre dal punto di vista atletico e non mollerà. Penso che stia giocando il miglior calcio di questo periodo storico del campionato.  Ha fatto sempre bellissime prestazioni e credo che continuerà a farle fino a fine stagione»

Tra i giocatori che ha allenato all’epoca alla Juve c’è anche Sebastian Giovinco: è rimasto sorpreso dal suo trasferimento alla Sampdoria?

«Io avevo fatto un pensierino per un suo ritorno alla Juventus (ride ndr). Se fosse tornato alla Juve, le avrebbe fatto vincere partite importanti. Penso sia stata una scelta di vita quella di finire in Italia la sua carriera che è stata ad alti livelli. La Sampdoria ha fatto benissimo a comprarlo, per me è stato ed è uno dei migliori in Europa».

Si ringrazia Vincenzo Chiarenza per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista

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