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Chiesa a Tuttosport, parte due: «Il Milan fa la Champions perchè ce l’hanno tolta. Futuro? Ecco cosa mi ha detto Giuntoli»

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Seconda parte dell’intervista di Federico Chiesa a Tuttosport: l’attaccante bianconero si racconta tra obiettivi e mercato

Federico Chiesa, a Tuttosport, è tornato a parlare così tra la penalizzazione della passata stagione e il suo futuro alla Juventus.

DEPRESSIONE POST PENALIZZAZIONE – «No, al contrario: è emersa una grande voglia di rivalsa. A volte, però, si è rivelato difficile anche riuscire ad esprimerla. Come accaduto ad Empoli, per esempio, quando siamo stati informati della penalizzazione a pochi minuti dall’ingresso in campo. Il mantra era diventato quello di provare a combattere contro tutto e tutti: gli avversari, ma anche tutti i fattori esterni».

NUOVO GRUPPO – «Hanno salutato giocatori importanti, di livello internazionale, ma sono arrivate energie giovani con i vari Weah e Cambiaso. Oltre ai ragazzi che sono stati promossi dalla Next Gen, naturalmente, come Huijsen, Yildiz o lo stesso Iling, che già aveva raccolto alcune presenze nella passata stagione: li vedo in allenamento tutti i giorni e hanno davvero un grande futuro davanti. La società conta su di loro e lo stesso facciamo noi compagni di squadra. Tra qualche anno sono sicuro che potranno prendere loro le redini della Juventus».

LEADER – «Intanto abbiamo capitan Danilo, che è il più saggio di tutti. E poi elementi d’esperienza come Szczesny o come Rabiot che, a sua volta, dà tanti consigli tra le mura dello spogliatoio. Sono loro quelli che parlano di più, che comunicano con tutto il gruppo. Certo, io sono al quarto anno a Torino e, assieme a compagni come Vlahovic e come Milik, che viene molto ascoltato, cerchiamo di dire la nostra e di fare più possibile gruppo».

VLAHOVIC – «Eravamo già grandi amici a Firenze, fin da quando lui era ancora in Primavera, per cui è stato molto bello ritrovarlo in bianconero. E insieme, lì davanti, siamo anche partiti piuttosto bene».

JUVE SENZA COPPE – «È una Juventus alle prese con una situazione particolare, insolita nella storia del club. Ma lo è soltanto perché l’Europa ci è stata tolta dopo averla conquistata. Due volte, per altro, visto che anche con il -10 ci saremmo comunque qualificati per la Conference League».

GUARDA LE PARTITE DI CHAMPIONS – «Eh… le guardo, le guar- do (sorride, fa una pausa, si guarda attorno, ndr). E rosico pure un po’, ma soltanto perché quel palcoscenico l’avevamo meritato e ci è stato sottratto. Il Milan è arrivato quinto e ora disputa la Champions soltanto perché a noi è stata tolta…».

CONSIGLI DI ALLEGRI – «Appena ci siamo incrociati, in ritiro, Allegri è stato il primo a dirmi che mi vedeva molto bene fisicamente. E infatti adesso mi sta dando grande fiducia, con tutti gli aspetti positivi che ne conseguono anche a livello mentale».

PRESSIONE ALLA JUVE – «Se mi piace? Sono venuto a Torino apposta!».

PREMIER – «L’unica voce che ho sentito in estate, ad essere sincero, è stata proprio quella del direttore Giuntoli, con cui abbiamo concordato come la priorità fosse preparare al meglio la nuova stagione. L’inglese, tutt’al più, mi aiuta per comunicare in maniera fluida con McKennie e Weah all’interno dello spogliatoio!».

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