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Pagelle Chievo-Juventus: Pjanic torna ad ispirare, il Pipita a segnare!
Pagelle Chievo-Juventus: Pjanic torna ad ispirare e il Pipita a segnare, in ombra Sturaro e Mandzukic
SZCZESNY 6 – Si protende in tuffo e blocca a due mani il morbido pallone uscito da un’inzuccata di Cacciatore: unico pretesto per tornare a casa con guanti e maglietta sporchi. Ma poi è bravo a non addormentarsi e uscire tempestivamente su Radovanovic
DE SCIGLIO 6 – Primo tempo troppo timido, nella ripresa prende coraggio dopo tanto tempo lontano dal campo e torna a proporsi sulla fascia in virtù anche della superiorità numerica
BARZAGLI 6.5 – Concentrato e “cattivo” come nelle giornate migliori, sradica sul nascere i (pochi) tentativi di ripartenza dei clivensi
BENATIA 6.5 – Non fa nemmeno più notizia: interventi puliti e prima impostazione della manovra. Ennesima prestazione senza sbavature, ennesimo “clean sheet” bianconero da quando il marocchino si è preso in pianta stabile una casacca da titolare
ASAMOAH 6 – Tra i più pasticcioni, ma anche tra i pochi intraprendenti soprattutto in una prima frazione di gioco ad andatura troppo blanda. Ammonito, viene sostituito da Allegri prima che in un convulso finale di partita a livello disciplinare possa cadere in qualche tranello (26′ st LICHTSTEINER 6 – Ha campo e se lo prende, schiacciando inevitabilmente il Chievo negli ultimi venti metri)
KHEDIRA 6.5 – Un lampo, decisivo, nel bel mezzo di una prestazione onesta: la sassata di destro con cui buca Sorrentino squarcia in maniera definitiva la partita
PJANIC 7 – Torna ad assecondare la sua ispirazione dopo la notte col Genoa priva degli sgargianti colori con cui di solito dipinge le partite: imbuca in verticale una e poi due volte, alla terza pesca Bernardeschi in area e la Juve sblocca il risultato
STURARO 5.5 – Serata tutto possesso palla e fraseggio: in mezzo al campo serve qualità, non può e non riesce a garantirla lui… (8′ st BERNARDESCHI 6.5 – Qualche sbavatura tecnica cui i tifosi non sono abituati, ma la sua verve si rivela decisiva per sbrogliare la situazione proprio come il suo assist per Khedira)
DOUGLAS COSTA 7 – L’unico che, se gli spazi non ci sono, è in grado di crearseli con irrisoria semplicità. Una dote necessaria per risolvere partite come questa: senza Cuadrado, Allegri dovrà attingere a lui a piene mani. Incontenibile nell’uno contro uno, delizioso nell’assist che torna a sbloccare il Pipita
HIGUAIN 6.5 – Sei partite d’astinenza posso bastare. E per fortuna che nel finale Douglas Costa gli pennella sulla testa il pallone del raddoppio, perché per il resto il Pipita è sembrato vittima a livello psicologico di questo lungo digiuno. Va bene aiutare la squadra e darsi un gran da fare, ma poi da una punta ci si attende anche e soprattutto il gol (43′ st BENTANCUR NG – Marca presenza in un finale di gara che non ha più nulla da raccontare)
MANDZUKIC 5.5 – Forse sono i carichi di lavoro ad averlo reso più macchinoso del solito, ma fatica ad incidere nel match. Ha per due volte il pallone buono per sbloccare il punteggio: nella prima perde l’attimo, nella seconda va a sbattere su Sorrentino
ALL. ALLEGRI 6 – Ancora una vittoria con il minimo sforzo ed il minimo gioco, al saldo dei tanti infortuni e dei pesanti carichi di lavoro invernali. Difficile immaginare una partita dal copione differente rispetto a quella andata in scena, nella quale però allora strideva titolare uno Sturaro chiamato a compiti di possesso e palleggio. Ma, intanto, sono altri tre punti. Ancora.