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Cioccolato bianco o cioccolato nero?

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A pochi giorni dalla Pasqua, la squadra bianconera affronta prove importanti. Cioccolato al latte o fondente per vincere la tensione e far prevalere l’ottimismo

La Pasqua degli amici juventini sarà condita da tante belle soddisfazioni. Non ultimo il risultato di sabato scorso in Campionato, che sarebbe ancora più gustoso se il match di sabato prossimo regalasse un’altra vittoria. E magari pure quello di Champions col Barcellona. Ma qui taccio. Per scaramanzia. Anzi, vista appunto la festività imminente, chiudo la bocca assaporando un ovetto di cioccolato. Bianco o nero? Purché sia cioccolato, a me piace tutto. Se poi è un cioccolato bianconero, la soddisfazione è doppia.

Virando sull’argomento cioccolato, non posso non parlare dell’uovo, simbolo onnipresente della Pasqua, che ha decisamente soppiantato quelli più tradizionalmente religiosi, come l’agnello, le campane e la colomba. Eppure anche l’uovo ha origine nella tradizione religiosa, solo che, vista la sua golosa copertura, questa origine è meno sentita. Sembra che sia più un capriccio godereccio e commerciale. E invece proprio un’interpretazione biblica vuole che gli Ebrei in fuga dall’Egitto mangiassero agnello, pane azzimo, erbe amare e uova. Eccole le uova, che sono tra l’altro simbolo per eccellenza di nuova vita, vista la portata del loro contenuto.

L’idea dell’uovo di cioccolato e della sorpresa al suo interno è decisamente contemporanea, legata alla società di massa e di business. Del resto, dell’esistenza del cioccolato fino alla scoperta delle Americhe non si aveva cognizione. Furono i Maya i primi coltivatori e consumatori di cacao, seguiti a ruota dagli Aztechi, che lo consumavano sotto forma di bevanda, spesso aromatizzata con vaniglia, peperoncino e pepe. Dopo l’arrivo degli Europei in America e la successiva conquista, i semi di cacao vengono importati nel Vecchio Mondo e anche qui si inaugura un vero e proprio boom. Gli Europei comprendono che il cioccolato non solo è buono, ma che è anche dotato di innumerevoli proprietà terapeutiche.

Ieri come oggi il cioccolato è sempre più noto per le sue virtù, che annullano totalmente i vizi. Se di “vizi” si può parlare, perché molti sono solo falsi miti da sfatare. Il cioccolato fa bene: alla mente, al corpo e all’anima. Una trattazione completa dei suoi pregi richiederebbe pagine e pagine, così mi limiterò a citarvi le ultime novità in fatto di cioccolato e salute.

Se delle sue proprietà toniche e antidepressive siamo ormai tutti al corrente, forse pochi sanno che il cioccolato ha un elevato potere antiossidante che, tradotto in benefici, significa protezione del cuore e della pelle. Inoltre, per sedare una tosse stizzosa, niente di meglio che far sciogliere in bocca un pezzetto di cioccolato fondente che, grazie all’azione della teobromina, allevia il fastidio senza effetti collaterali.

Allora, cari amici, non vi resta che regalarvi il connubio cioccolato-Juventus. Cosa c’è di meglio?

Buona Pasqua a tutti!

“Non c’è così tanta metafisica sulla terra come in un cioccolatino” (Fernando Pessoa)

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