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Claudio Marchisio ora è un caso da gestire per Allegri e per la Juventus
L’esclusione dal derby l’ultima goccia in un vaso già pieno: Claudio Marchisio vuole sentirsi trattato da leader.
La polemica che si sta montando in queste ore intorno a Claudio Marchisio è per certi versi esagerata. L’esclusione dal derby, probabilmente, è stata l’ultima goccia di un vaso che nasconde ben altri stati d’animo. L’amore di Claudio per la maglia bianconera è noto, la convinzione di voler rimanere sempre e comunque – espressa anche recentemente – appare sempre più deteriorata.
Da quel brutto infortunio, Marchisio non è più tornato vero protagonista nella Juve di Allegri: poche presenze, pochi scampoli a buon livello, nulla di più. Ciò che balena però nella mente del centrocampista bianconero potrebbe avere una linea ancora più specifica: se per Marchisio la Juve è importante, e se per i tifosi Marchisio è importante, quanto lo è per Allegri e per la Juve?
Claudio Marchisio vorrebbe sentirsi trattato maggiormente da leader, insomma. E l’esclusione dal derby, la partita che chiaramente sente tantissimo, brucia molto più per questo. Perché, in fondo, Allegri ha scelto Sturaro al posto di Matuidi, ovvero il giocatore più simile del francese per caratteristiche.
Delle ultime tre gare infernali giocate dalla Juventus, Marchisio è stato impiegato solo sessantasei minuti nel primo match, con la Fiorentina. Poi il vuoto, che rischia di diventare sempre più grande dentro l’anima di un giocatore che ha sempre sognato di riprodurre in bianconero la storia di Totti alla Roma. E che in più occasioni, in questa stagione, ha provato a buttare acqua sul fuoco con messaggi d’amore chiari al club.
Il futuro di Marchisio è ancora bianconero?
Il messaggio di ieri della moglie di Claudio non ha aperto una voragine, ma solo dato un volto a un malessere esistente, colto da tutti, anche da quei tifosi che poco tempo fa hanno esposto a Vinovo lo striscione “Marchisio non si tocca”. Allo stato attuale il futuro è grigio, con la possibilità reale che la prossima estate si giunga ai saluti ufficiali. In America, Marchisio lo accoglierebbero subito, a braccia aperte. Lui, però, resta combattuto, sentendosi ancora un giocatore importante. Le voci di un trasferimento al Milan, sollevate la scorsa estate, non dovrebbero tornare d’attualità. Meno dolorosa, probabilmente, una piazza storica e non molto distante da casa, come Genoa, che potrebbe costruire intorno a lui una squadra ambiziosa per inseguire il sogno Europa. Solo fantasie, per adesso. Claudio continua a lavorare sodo, anche se nel gelo di Vinovo l’amore ricambiato d’un tempo sembra esser svanito.