Cobolli Gigli a RBN: «Non stimo Sarri, ma che lavoro con Dybala!»

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Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, è intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera: ecco le sue parole

Giovanni Cobolli Gigli è intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso della trasmissione “Cose di Calcio”. Ecco le sue parole.

TIFOSO«Sono juventino da 71 anni, seguo sempre con affetto le vicende della squadra bianconera anche se a volte possono essere critico verso la società».

STADIO«Non sono mai stato allo stadio tranne una volta, io non sono molto ricordato né amato dall’attuale dirigenza, ma quando c’è stata l’inaugurazione del nuovo stadio sono stato invitato e ci sono andato volentieri. Ci abbiamo lavorato tanto con Blanc, anche perché avevamo perso i contributi a fondo perduto che avremmo preso nel caso in cui l’Italia avesse organizzato gli Europei. Facemmo l’operazione lo stesso, facendoci finanziare dal credito sportivo, progettammo anche l’acquisto di tutta l’area della Continassa su cui adesso Agnelli sta facendo grandi cose».

SQUADRA«Io apprezzo gli italiani ma al momento ce ne sono pochi. Chiellini è una bandiera, anche se un pochettino ammainata, ma mi auguro che torni. Cominciò a giocare negli anni in cui ero alla Juventus. Con Buffon ho grande amicizia e affetto e dimostra ancora di essere un grande portiere. Poi continuo a guardare con speranza e convinzione Dybala, con la speranza che possa diventare un grandissimo campione. Io non stimo molto Sarri dal punto di vista umano, ma sta tirando fuori grandi cose da Dybala. Spero possa diventare un grande campione, il vero numero 10 della Juventus. Lo guardo sempre dalla Juventus e faccio il tifo per lui. Ha fatto e fa dei gol da grandissimo campione».

CALCIOPOLI«Quando la Juventus andò a processo sportivo, il processo si faceva su una serie di faldoni che parlavano di squadre di calcio, ma un faldone era sparito ed era quello che riguardava l’Inter. Poi anni dopo Palazzi fece una proposta per giudicare l’Inter per illecito sportivo, ma ormai l’Inter si poteva avvalere della prescrizione. Quando la Juventus fu definitivamente condannata, quella sentenza fu tombale, non ammise altre possibilità di ricorso che potevano essere fatti. La nuova dirigenza ha pensato di portare avanti una serie di ricorsi che non sono andati in porto. La cosa dei faldoni dell’Inter è molto grave, non capisco perché non fecero parte di quel processo».

CHAMPIONS LEAGUE«Sì, ma non dobbiamo pensarci troppo. Quest’anno la squadra è ben attrezzata, speriamo che il malumore di Ronaldo venga sopito. È un grande campione e la Juventus deve sfruttarlo. Se non dovesse arrivare la Champions però non dobbiamo pensare che crolli il mondo. Il progetto di Agnelli è ambizioso e deve essere seguito con attenzione. La Juventus può diventare davvero una delle 4-5 società del mondo».

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