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Col 4-2-3-1 Dybala nuovo bomber alla Manzdukic

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Col passaggio al nuovo modulo la media-gol di Dybala é salita a una rete ogni due partite, all′ incirca la stessa di Mario Mandzukic con il precedente sistema di gioco

I numeri lasciano il tempo che trovano. Ma non sempre e non nel calcio, dove sempre di piú si impostano le partite ricorrendo ai big data e alle statistiche. Il passaggio di Max Allegri dal 3-5-2 al 4-2-3-1 ha rispolverato un Dybala goleador e un Mandzukic a tutto campo, che però, come ovvio che sia, giocando più lontano dalla porta, ha visto calare la propria media realizzativa. Paulo Dybala prima del 4-2-3-1 viaggiava alle media di 0,3 gol a partita (7 in 18 partite), ora ne fa uno ogni due partite (0,54 per la precisione). Certo in questo influiscono molto i tre rigori trasformati dalla Joya, due contro il Napoli e l’ultimo contro il Milan, ma c’è comunque una spiegazione tattica. La Juve con le quattro punte porta infatti molti più uomini in area e non è una caso che spesso Cuadrado o lo stesso Dybala subiscano contatti in area.

MANDZUKIC E HIGUAIN– Discorso diverso invece per il croato che nel 4-2-3-1 si è adattato (alla perfezione) in ruolo non suo, a tutto campo. Grande dispendio di energie, tanta utilità, ma naturalmente meno incisività sotto porta. Con i moduli precedenti Mario segnava un gol ogni 242′, praticamente uno ogni due partite e mezzo. Adesso, spostato sulla sinistra, con un maggior minutaggio, solo 1 gol in 9 presenze. Higuain si mantiene più costante, ma d’altronde per lui la posizione in campo rimane pressoché uguale, cambia solo l’interpretazione. Il Pipita è a secco da tre partite in campionato, 0,6 gol di media con il 4-2-3-1, statistica identica con gli altri moduli.

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