Collovati: «Mercato Juve positivo, ma manca Koopmeiners. Rabiot? Giusto non accettare ricatti» - ESCLUSIVA
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Collovati: «Mercato Juve positivo, ma manca Koopmeiners. Rabiot? Giusto non accettare ricatti» – ESCLUSIVA

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Intervista ESCLUSIVA a Fulvio Collovati sui temi caldi della Juve: mercato, scudetto, Thiago Motta e tanto altro

Dal mercato della Juve alla lotta scudetto passando per l’arrivo di Thiago Motta in bianconero, l’addio di Rabiot e tanto altro ancora. Fulvio Collovati, ex difensore campione del mondo 1982, esce allo scoperto in esclusiva per Juventusnews24.

Di Gregorio, Douglas Luiz, Thuram, Cabal: che giudizio dà al mercato della Juve finora?

«Il giudizio è positivo. Il reparto più debole della scorsa stagione, il centrocampo, è stato rinforzato. Manca il fiore all’occhiello andando via Rabiot. Ci va un pezzo tipo Koopmeiners. Ci vogliono centrocampisti che facciano gol. Penso a Miretti ma soprattutto a Locatelli che, messo in una posizione più avanzata e non da regista, i gol li fa, come succedeva al Milan. Non ha senso fare il passaggio di 5 metri per un centrocampista. Bisogna entrare in area di rigore, anche perché gli attaccanti sono molto più marcati. Di conseguenza gli inserimenti dei centrocampisti fanno la differenza».

Quale di questi nuovi colpi la incuriosisce di più?

«Douglas Luiz, di cui parlano bene. Io lo conosco poco, sono sincero. C’è una doppia interpretazione. Qualcuno lo reputa un grande play, altri hanno qualche perplessità tanto che in Nazionale non gioca titolare. Mi incuriosisce molto».

Prima parlava di Rabiot. Ha fatto bene la Juve a non rinnovargli il contratto?

«Non rimpiango assolutamente Rabiot. Uno che chiede oltre 7,5 milioni alla Juve è giusto che la Juve lo abbia lasciato andar via. Sono molto secco e critico su questo: non esiste! Rabiot non è un giocatore che fa fare il salto di qualità, lo ha dimostrato in questi anni. E’ giusto che la Juve lo abbia ringraziato. E che non accetti più ricatti da parte di certi giocatori».

Il centrocampo della Juve ora è al livello di quello dell’Inter?

«Con Koopmeiners più Thuram, Douglas Luiz, Locatelli e Miretti la Juve avrebbe un centrocampo che competerebbe con quello dell’Inter. Ma il centrocampo dell’Inter è ancora il migliore di tutti. Non per niente Barella, Calhanoglu, Frattesi, Mkytharian fanno gol. Non ha senso che un centrocampista».

La Roma fa sul serio per Soulé: sarebbe una cessione giusta per Collovati?

«Chiesa è cedibile perché Thiago Motta non lo vuole, mentre Soulé è cedibile perché è uno dei pochi che ha mercato. Io però lo terrei, ha fatto 11 gol al Frosinone a 21 anni. Ora vale 30 milioni, ma tra due anni potrebbe valerne 50. Capisco che la Juve debba far cassa, ma non deve farlo vendendo i giocatori migliori».

E Chiesa?

«In passato mi sono già espresso. E’ stato troppo ipervalutato in questi anni che ha fatto alla Juve. Infortunio a parte, doveva fare decisamente meglio. Mi stupiscono le sue richieste».

Ieri la Juve ha preso Cabal: da ex difensore, è un bel colpo?

«L’ho visto giocare nel Verona, ma molto poco, sono sincero. Però se lo volevano Inter e Juve vuol dire che qualche valore ce l’ha».

Riuscirà Thiago Motta a ripetere le gesta viste al Bologna sulla panchina della Juve?

«Con tutto il rispetto per Thiago Motta è più difficile allenare la Juve del Bologna, siamo sinceri. Alla Juve l’unico motto è quello di Boniperti: l’unica cosa che conta è vincere. Negli ultimi anni si è parlato di fallimento con la Juve terza o quarta. Thiago Motta ha portato un nuovo spirito, l’ambiente è più sereno e meno isterico. E lui è più portato al gioco, cosa che è mancata in questi anni. Si parte dal gioco, dal giocare a calcio. La gente poi apprezza di più, i giocatori rendono di più, l’allenatore sa come muoversi. Se l’ambiente è isterico subentrano tutti altri problemi, come è successo in questi anni».

Vede un Thiago Motta che punterà ancora sui giovani?

«In Italia c’è poco coraggio, gli allenatori pensano al loro successo personale. Però Thiago Motta mi sembra vada verso una direzione diversa. Lui ha lanciato giovani come Urbanski, Fabbian, Calafiori che ha lanciato e fatto giocare a 20-21 anni. Per questo mi sorprende che non tenga Soulé».

L’Inter, per Collovati, resta ancora nettamente avanti per la lotta scudetto?

«L’Inter parte favorita, è fuori discussione. Ha cambiato pochissimo, si è rinforzata con Taremi e gli altri. Poi metto Conte che quando va ad allenare le squadre le trasforma. Ha preso Buongiorno, Marin, prenderà Lukaku, quindi ottimi giocatori. Mi incuriorisce il Milan che ha preso Morata. Alla fine la lotta sarà tra queste e la Juve, ma l’Inter la metto davanti».

C’è chi parla di tradimento di Morata al Milan tra il popolo della Juve…

«Ma quale tradimento! Lukaku sarebbe andato dall’Inter alla Juve di Allegri e poi è andato alla Roma e ora al Napoli. Questi discorsi hanno senso solo per i nostalgici. E anche Conte, se non fosse stato per un problema economico, sarebbe andato al Milan…»

Da ex difensore, ha fatto bene la Juve a mollare la pista Calafiori di fronte alla maxi richiesta del Bologna?

«Giuntoli ha detto che ci sarà un rinforzo per reparto. La Juve voleva Calafiori, ma per 50 milioni… Abbiamo perso la testa, come i 60 per Koopmeiners. Stiamo rasentando la follia a livello di prezzi, non esiste proprio. Bastano una stagione e qualche partita in Nazionale per valere 50 milioni. Fa bene la Juve come il Milan con Zirkzee a non accettare ricatti. Le società devono tornare a riappropriarsi del loro potere, altrimenti gli addetti ai lavori fanno quello che vogliono».

Si ringrazia Fulvio Collovati per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista

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