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Condò punge Ronaldo: «Finché sarà il faro della Juve, non ci sarà cambio di gioco»
Paolo Condò, nell’editoriale a La Gazzetta dello Sport, ha parlato così di Cristiano Ronaldo e del momento della Juve
Nel suo editoriale su La Gazzetta dello Sport, Paolo Condò ha analizzato il momento vissuto dalla Juve. Queste le parole del giornalista.
SARRI – «Ha diversi punti in comune col Guardiola di Barcellona, a partire dal fatto che il suo Napoli migliore, quello che avvicinò davvero il titolo, non fu tanto l’edizione con Higuain a 36 gol quanto quella con Mertens centravanti di movimento. Anche lui sarebbe un costruttore di mondi, ma l’inserimento in una Juve così vittoriosa, e dunque conservatrice nell’anima, l’ha costretto ad adeguarsi, ed è questa contraddizione fra natura del tecnico ed esigenze del club a far storcere il naso davanti a un cammino che resta da battistrada, ma in versione meno entusiasmante delle attese».
RONALDO – «Vincere è sempre la cosa più importante, e lo è dovunque: ma Sarri deve farlo anche per guadagnare tempo. Finché Ronaldo sarà il faro della Juve, non ci sarà alcun cambio di gioco radicale. La scommessa è predisporre il nuovo (De Ligt, Dybala, Arthur, Kulusevski) nel frattempo».