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Conferenza stampa Allegri: «Contro il Napoli senza i sudamericani» – VIDEO
Conferenza stampa Allegri: appuntamento alla vigilia di Napoli-Juve. Il tecnico bianconero presenta il match
(inviato all’Allianz Stadium) – Dopo un inizio di campionato difficile e la sosta Nazionale, la Juventus di Massimiliano Allegri fa visita al Napoli nella gara valida per la terza giornata del campionato di Serie A. Il tecnico, come di consueto, presenta il match nella classica conferenza stampa di vigilia.
Appuntamento fissato per venerdì 10 settembre alle ore 12.00. JuventusNews24.com ha seguito tutte le dichiarazioni con diretta testuale.
NAPOLI – «Domani sarà una bella partita perché affrontiamo una squadra con grandi valori tecnici. Non è difficile fare la formazione perché non ne ho tanti. Ho scelto di lasciare i sudamericani a casa perché rientrano tra stanotte e domattina. Cuadrado poteva venire ma ha avuto un attacco di gastroenterite ed è fermo in Colombia. Ci sono De Winter Soulé e Miretti che verranno con noi. Questo non deve creare alibi perché cercheremo di fare risultato. Abbiamo una squadra tecnica, e chi ha giocato poco avrà a disposizione una chance».
MCKENNIE – «Ha lavorato bene, domani sarà degli undici poi dovrà valutare dove farlo giocare».
CHIESA – «Per quanto riguarda le sue condizioni, ha avuto un risentimento muscolare. La risonanza è negativa ma ho parlato con lui ed è tranquillo. Il rischio c’è ad entrare in una partita così. De Sciglio e Pellegrini sono pronti, dovrò valutare chi far giocare».
DIFESA A TRE – «Dovrò decidere oggi. La parola emergenza non c’è, perché avremo la formazione ideale per giocare contro il Napoli. Sono molto sereno, è stimolante perché nelle difficoltà bisogna tirar fuori qualcosa in più. Abbiamo 7 partite, ne usciremo perché rientreranno gli altri. Le prestazioni rimangono sempre le stesse rispetto alle prime partite: con l’Empoli abbiamo fatto una partita frenetica. Dobbiamo raggiungere l’equilibrio di una squadra forte, in cui non cambia niente qualunque cosa succede nell’arco della partita e dell’annata».
PRESSIONI PER IL DISTACCO IN CLASSIFICA – «Con calma arriviamo, non c’è fretta. Il campionato lo mettiamo in piedi un pezzetto alla volta».
OBIETTIVI – «Gli obiettivi della Juventus sono sempre quelli di essere competitivi a marzo per lottare su tutti i fronti. Per quanto riguarda la squadra, è un’ottima squadra ed è normale dover crescere negli aspetti che ho detto prima. Dobbiamo essere bravi, perché le cose da migliorare ci sarebbero state lo stesso indipendentemente dalle prime prestazioni».
IMPEGNI SENZA SUDAMERICANI – «Questo è il calendario e bisogna accettarlo con tutta serenità. Abbiamo 14 giocatori + 3 ragazzi, quindi c’è abbondanza».
SUDAMERICANI – «I giocatori che hanno giocato stanotte hanno finito alle 3 e mezza stanotte e arrivano domattina alle 11. Portarli a Napoli e rischiare che si facciano male ha poco senso. Riposano in vista di martedì che c’è la partita di Champions».
SZCZESNY PORTIERE TITOLARE – «A parte Udine dove ha avuto mal gestione nella seconda occasione è tornato bene dopo la Nazionale. Il portiere titolare è lui, super affidabile, nonostante Perin sia in buona condizione».
KEAN – «L’ho trovato bene, è giovane. Nel Psg ha fatto diversi gol, lo abbiamo voluto e sarebbe arrivato a prescindere da Ronaldo».
ACCETTARE QUESTO CALENDARIO – «Da quando ho iniziato ad allenare accetto i calendari. Quando mi dicono si gioca alle 18 io mi organizzo per giocare a quell’ora. Ci sono organi competenti che lo stabiliscono. Se tutti ci mettiamo ad esprimere il nostro giudizio viene fuori un casino».
KULUSEVSKI – «E’ un ragazzo che ha delle ottime qualità. Credo che i ragazzi giovani, indipendentemente da quanto vengono pagati, hanno bisogno di un percorso di crescita. Invece gli vengono addossate delle responsabilità che non possono reggere. Parlo di equilibrio mentale: è normale che uno di 22 anni può avere l’esperienza e la gestione di uno di 30. Ci sono 6 anni che valgono 180 partite di differenza. Solo così possono migliorare e crescere, acquisendo una stabilità mentale. Fagioli e Ranocchia hanno fatto un anno in Serie C ed ora sono andati a giocare in B. Ora si dice al primo giocatore che stoppa bene un pallone: ‘Ah, quello è da Pallone d’Oro’. Per questo ai giovani vengono addossate robe che non gli competono, quindi devono fare un percorso».
DISPIACIUTO DEI FISCHI DELLO STADIUM – «Abbiamo perso, che ci dovevano applaudire? Il calcio è così. Bisogna rialzarsi e questa falsa partenza ci metterà nelle condizioni di fare qualcosa in più senza perdere di vista l’obiettivo della vittoria».
RONALDO – «Non voleva più giocare nella Juventus e ha trovato la soluzione del Manchester United. Sarebbe stato comunque il suo ultimo anno, abbiamo anticipato il suo addio. Cristiano ha fatto 3 anni meravigliosi, gli auguriamo il meglio. Pensiamo a domani, si parla di niente pensando al passato. Vincere di gruppo? La Juventus lo ha sempre fatto, ce l’ha nel Dna attraverso l’amor proprio, il sacrificio. Per arrivare ad essere competitivi e cercare di vincere, che non è facile, bisogna avere una grande passione in ciò che facciamo».
PELLEGRINI FUORI DALLA LISTA – «Devo decidere. Per lui è un’occasione essere alla Juve, è un ’99. Le possibilità che ha di giocare deve sfruttarle al meglio».
INFORTUNATI – «Ramsey in settimana dovrebbe tornare a lavorare con la squadra. Kaio Jorge ha tempi più lunghi, mentre Arthur dovrebbe iniziare a lavorare con noi a fine mese».
NAPOLI – «È una candidata a vincere lo Scudetto. Il campionato è lungo, ci sono tantissime partite. C’è tempo per recuperare, non dobbiamo farci prendere dall’ansia e dalla fretta. Dobbiamo avere lo stesso equilibrio: non esaltarsi quando tutto va bene, neanche deprimerci quando vanno male le cose».
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