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Conferenza stampa Allegri: «Tutti vogliamo la finale. Bremer out, abbiamo una corazza che non ci sposta più niente» – VIDEO
Conferenza stampa Allegri: le parole alla vigilia di Juve Siviglia, valida per l’andata delle semifinali di Europa League
(inviato all’Allianz Stadium) – La Juve sogna la finale di Europa League. Dopo aver eliminato Nantes, Friburgo e Sporting, i bianconeri se la vedranno ora nel doppio confronto delle semifinali col Siviglia di Mendilibar.
Nel giorno di vigilia, mercoledì 10 maggio, Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa dalle 14.15 per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.
INSIDIE COL SIVIGLIA – «È una semifinale di Europa League contro una squadra che l’ha vinta quattro volte, due volte la Coppa Uefa. È una squadra abituata a giocare queste partite, è una squadra esperta, non escono mai dalla gara. Domani sera dovremo fare una bella partita come lo sarà al ritorno. Ma iniziamo con quella di domani sera».
NUOVA PENALIZZAZIONE – «Non so cosa succederà. Noi abbiamo talmente una corazza che non ci sposta più niente. È tutto l’anno che un giorno è bianco poi diventa nero, poi diventa giallo, verde, rosso, parlano tutti, tutti sanno tutto. Noi da questa esperienza ne usciamo fortificati. Abbiamo queste due partite di Europa League e altre quattro campionato. Sul campo come abbiamo sempre detto vogliamo fare il massimo. Vogliamo arrivare in finale di Europa League e, visto che ci siamo guadagnati il secondo posto sul campo, lo dobbiamo mantenere. Su questo dobbiamo lavorare. Quando abbiamo fatto questo abbiamo fatto il nostro».
COME STA KOSTIC – «Tutta la squadra sta bene. Ieri abbiamo fatto un buon allenamento, le gambe stanno bene, girano bene. Domani nelle scelte sarà difficile. Anche domenica chi è entrato, 20/30/10 minuti, ha dato aiuto ai compagni. Vlahovic infatti ha fatto gol su assist di Chiesa, si sono messi subito a disposizione. Domani sarà lo stesso, chi verrà in panchina sarà più importante perché può cambiare la partita nel momento decisivo. Uno può giocare 60/70/30 minuti, ma l’importante è che siano decisivi».
TRIDENTE O ALTRO ATTEGGIAMENTO – «Serve l’atteggiamento avuto domenica a Bergamo, col Lecce e a Bologna sapendo di affrontare una squadra che ha vinto tanto e che ci vuole grande rispetto».
VLAHOVIC DOPO I CORI RAZZISTI – «Non ci ho parlato. Come ho sempre detto, capisco che per i ragazzi non è facile quando vengono diciamo insultati con forme di razzismo, ma sarebbe bello avere la forza di ignorare e poi chi di dovere punire».
DIFESA A 3 O 4 – «In tre è difficile difendere perché prendiamo gol, bisogna difendere in 10/11. Dobbiamo prepararci al meglio, sapendo quali sono i loro punti di forza perché hanno giocatori tecnici. Dobbiamo sfruttare al meglio le loro debolezze. Sarà una partita difficile, complicata perché è una semifinale».
DI MARIA – «Domani sa già per conto suo cosa deve fare. Nelle partite secche, dove c’è bisogno del risultato e della prestazione importante, è sempre stato presente. Ma parla la sua carriera».
MILIK – «Non mi ha sorpreso, è un giocatore che conoscevamo. Caratterialmente mi ha sorpreso in positivo perché è un ragazzo straordinario, equilibrato, ha dato tanto alla Juve e potrà dare ancora molto. Di questo sono contento per quello che ha fatto. È stato veramente un ottimo acquisto».
CHI GIOCA IN DIFESA – «Non ho deciso, l’unico che non gioca sicuramente è Bremer perché ha avuto un affaticamento. Non mi domandate su quale muscolo perché non ricordo, è un muscolo alto della coscia. Non è niente di che ma non sarà a disposizione. Tutta la squadra comunque sta bene, ieri è stato un piacere vedere l’allenamento, questa mattina uguale. Dobbiamo affrontare la partita con grande entusiasmo, voglia, per prenderci un obiettivo che sarebbe la finale di Budapest. Ma dobbiamo pensare un passettino alla volta».
COME SI SPIEGA LA TRADIZIONE DEL SIVIGLIA IN EUROPA LEAGUE – «Non si deve spiegare, è una cosa così. Non scordiamoci comunque che la Juve negli ultimi 9 anni, nei 7 miei, ha giocato due finali, un quarto di finale, siamo stati eliminati due volte agli ottavi ai tempi supplementari e al 95′. Quest’anno abbiamo raggiunto un’altra semifinale. Facciamo un passettino alla volta per arrivare in finale e magari vincerla ma non sarà facile perché il Siviglia è una squadra molto forte».
VUOLE LA FINALE – «Vogliamo arrivarci tutti, credo che nelle difficoltà di quest’anno la squadra si è comportata bene. Sia a livello professionale che a livello morale, non era assolutamente semplice. Mancano 20 giorni, che sono i più importanti. Abbiamo una settimana importante, se non arriveremo in finale significa che gli altri sono stati più bravi. Per quanto riguarda il campionato vediamo di sistemare le ultime quattro partite nel migliore dei modi».