Hanno Detto
Conferenza stampa Allegri: «Ora dobbiamo tirare fuori qualcosa in più» – VIDEO
Conferenza stampa Allegri: le parole del tecnico alla vigilia di Maccabi Haifa Juve, valida per la quarta giornata dei gironi di Champions
(inviato all’Allianz Stadium) – La Juve riparte subito dopo la sconfitta contro il Milan. Martedì c’è il Maccabi Haifa, nel quarto incontro della fase a gironi di Champions League. Dopo la vittoria dell’andata, i bianconeri vogliono i tre punti anche al ritorno per alimentare le speranze di qualificazione.
Nel giorno di vigilia, lunedì 10 ottobre, Massimiliano Allegri è intervenuto alle 12.30 in conferenza stampa insieme a Rabiot all’Allianz Stadium per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.
CHE PARTITA SI ASPETTA – «Sarà complicata perché già qui hanno fatto vedere ottime cose. Sono buoni tiratori, hanno tirato molte volte qui da noi. In casa hanno fatto una buona partita col Psg. L’ambiente è molto caldo, bisognerà stare attenti soprattutto in certi momenti della partita a non ripetere gli errori fatti fino ad ora».
ALLEGRATA IN MENTE COL TRIDENTE DI MARIA-MILIK-VLAHOVIC – «Se mi hai già detto tu Milik-Vlahovic-Di Maria insieme non è un’allegrata, al limite farò qualcosa che nessuno si immagina. Bisogna fare una partita di compattezza. Dobbiamo ridurre al minimo gli errori, che noi facciamo errori durante le partite. È successo nel quarto d’ora col Maccabi, la partita di Milano è stata sulla falsariga di quella col Benfica in casa. Soltanto che col Benfica abbiamo fatto gol e abbiamo avuto la possibilità di fare il secondo. Ad un minuto dalla fine del primo tempo prendiamo rigore, poi come rientriamo ad inizio secondo tempo facciamo dieci minuti bene e su un mezzo contrasto perso prendiamo il secondo. Su queste robe bisogna lavorarci. In questo momento la cosa più facile da fare è avere più compattezza all’interno della partita».
CHE FORMAZIONE DEL MACCABI HAIFA SI ASPETTA – «La formazione che ha sempre giocato. Ha buone qualità tecniche, buoni tiratori. Domani per vincere dobbiamo fare una grande partita. La cosa basilare è avere molta più attenzione in fase difensiva ma in certi momenti della partita. Sulle marcature preventive. Su tutto quello che concerne quei momenti in cui fino a questo momento abbiamo lasciato cose per strada».
HA DETTO CHE BISOGNA USCIRE DA QUESTO MOMENTO CON LE CATTIVE – «È un modo di dire. In questo momento bisogna tirare fuori qualcosa in più. I dettagli in più fanno la differenza, un centimetro in più fa la differenza, l’attenzione in più fa la differenza. Senza pensare di stravolgere il mondo. Come attenzione, come cuore, come passione bisogna fare partite in modo diverso».
QUALI TASTI HA TOCCATO DOPO IL MILAN – «Il fatto che comunque c’è la possibilità, domani sera, di giocare subito un’altra partita. Va vista come un’opportunità per rialzarsi in piedi. Le due partite avevano illuso un po’ tutti, ma è stato un errore perché non bisogna mai illudersi. Bisogna vivere di realtà e cose pratiche. È un percorso che va fatto in crescendo giorno dopo giorno, lavorando con passione, mettendosi sempre in discussione e avere la voglia di arrivare agli obiettivi, creare i presupposti. Se ci sono squadre più brave di noi, più forti di noi, lo vedremo alla fine. Ma non dobbiamo fare più errori in campo come è successo ripetutamente in varie partite dall’inizio del campionato».
I GIOCATORI SENTONO LA PRESSIONE – «Più che la pressione bisogna essere consci dell’importanza della partita. È una partita complicata, l’ho detto anche prima della partita dell’andata. Poi le partite vanno vinte sul campo. Prima le partite le giocano e le vincono tutti, però va vinta sul campo. Dobbiamo giocare con attenzione e rispetto, come tutte. Non è che domani è diversa da un’altra. Tutte le squadre hanno qualità, ma soprattutto non dobbiamo dare dei vantaggi, ossia che in certi momenti usciamo dalla partita. Questo dobbiamo sicuramente migliorarlo».
HA VISTO UN GRUPPO SOLIDO MENTALMENTE – «Assolutamente sì».
SI ASPETTAVA QUALCOSA DI PIU’ IN TERMINI DI PERSONALITA’ – «C’è un percorso di crescita, questa non deve essere un alibi perché non bisogna averne. Dobbiamo andare in campo e fare il massimo di quello che dobbiamo fare, sotto tutti i punti di vista. Sotto l’aspetto della compattezza, della voglia di lottare su ogni pallone. Le cose basilari che servono per giocare una partita di calcio: il cuore, la passione. L’esperienza si fa giocando, e pagando con certi errori. Ma fa parte di un percorso che la Juve ha iniziato dopo tanti anni di vittorie. Dall’esterno sembra facile: finiscono i cicli e dopo tre mesi vinci, fai. Ma non è così. Noi mettiamo tutto l’amore e la passione per portare la Juve subito nelle posizioni che gli competono, ma ci sono squadre che sono cresciute. Quindi bisogna fare molto di più. Bisogna riacquistare un’autostima generale che prima c’era perché le vittorie ti danno autostima e su questo bisogna lavorare ogni giorno, crescere e tornare ai livelli che ci competono».
CHIESA CONVOCATO COL TORINO – «Assolutamente no, ha fatto due allenamenti con noi. Ma è ancora indietro. Domani va a giocare, ad allenarsi con i ragazzi, deve riacquistare quella fiducia nei movimenti e nelle cose di campo. Sta bene, questo sì, ma col Torino assolutamente no».
SQUADRA STA SOTTOPERFORMANDO – «La cosa che ho chiesto ai ragazzi è essere compatti ed eliminare gli errori che stiamo facendo durante una partita. Una squadra che vuole vincere non deve farli».