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Conferenza stampa Allegri: «Non è un bel momento. Domani rientra Vlahovic. Su Chiesa e Yildiz…»

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Conferenza stampa Allegri: le parole alla vigilia di Verona Juve, valida per la venticinquesima giornata di Serie A

(inviato all’Allianz Stadium) – Dopo il sconfitta in casa contro l’Udinese e un punto in tre partite, i bianconeri vogliono tornare alla vittoria in campionato nello scontro contro il Verona al Bentegodi per la venticinquesima giornata di Serie A.

Nel giorno di vigilia, venerdì 16 febbraio, Massimiliano Allegri interviene alle 11:30 in conferenza stampa per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 segue LIVE le sue parole.


PARTITA IMPORTANTE IN CHE ASPETTO SIETE CONCENTRATI «Sicuramente aver fatto 1 punto in 3 partite non è un bel momento, soprattutto in casa. Domani sappiamo che la partita è complicata, è un campo difficile, la loro squadra sta facendo bene e Baroni sta facendo un ottimo lavoro nonostante le difficoltà. A Milano hanno perso all’ultimo, così come a Napoli e hanno pareggiato a Monza. Domani migliorare non tanto nella prestazione ma nell’attenzione dei dettagli».

CAMBIO TATTICO «No, continueremo così, perchè non cambio per 3 risultati negativi. L’anno di Firenze fu diverso, avevamo 7 punti di vantaggio prima di Firenze e c’era bisogno di cambiare in quel momento, adesso no. Con Udinese, Empoli e Inter non sono state brutte prestazioni, ma in linea con la stagione della Juve nelle prime 23 parite, andando a migliorare le prestazioni e i giocatori singoli.. Abbiamo pagato nei dettagli, perchè non puoi prendere gol con l’Udinese su palla inattiva o a Milano dove potevamo prendere gol su una ripartenza ma non in quel modo lì. I dettagli fanno la differenza. Dobbiamo stare più attenti nei particolari che ti fanno vincere o perdere le partite ».

CHIESA VLAHOVIC «Valuterò se farli giocare insieme. Chiesa arriva da un periodo alternato ad allenamenti e non e partite e non, sta trovando una condizione migliore e sarà importante da qui alla fine. Domani rientra Vlahovic, e c’è Milik, Chiesa e Yildiz avrò 4 attaccanti e poi c’è Kean che sta lavorando e speriamo di averlo il prima possibile a dispisiozone. L’importante non è chi scende in campo o chi sta fuori, domani l’importante è cambiare atteggiamento e migliorare i dettagli».

1000 GIORNI SENZA VINCERE «Non è assolutamente frustrante. Sono stato fortunato a vincere tanti trofei e allenare squadre che mi hanno regalato i trofei. La realtà però cambia anche dai cicli che apri e chiudi. Cambia anche il punto di vista da dove vedi le cose: la Juventus è 2 anni che non vince un trofeo, però abbiamo ancora la Coppa Italia in ballo, non ci hanno fatto giocare la Champions non per demeriti della squadra ma per altre problematiche. La società ha chiesto determinate cose e le stiamo portando avanti con i nuovi dirigenti. Dal 2011, ad oggi, la Juve non è rimasta mai fuori dalla Champions, parlando di risultati sportivi, e non è cosa da poco quando ristrutturi. Altre squadre, invece, sono rimaste 6-7 anni fuori senza la Champions, non è scontato. Nonostante la Juve sia una squadra abituata a vincere trofei e quando ti abitui e non vinci devi fare qualcosa in più perchè ci sono gli avversari, siamo stati sempre in Champions. Ora dobbiamo cercare di farlo anche quest’anno, mancano ancora tanti punti, dobbiamo ripartire domani e fare punti da qui al 26 di maggio».

PROSPETTIVA FUTURA «Io credo che dobbiamo fare un passo alla volta, finiamo bene l’annata, ottendendo il massimo delle partite che mancano e facendo tesoro di quello che abbiamo buttato nelle ultime 3. Le prestazioni non sono state tanto diverse… Abbiamo vinto partite come a Salerno, con il Monza e Verona dove abbiamo vinto al 90º, le cose alle volte girano al contrario e dobbiamo essere bravi a non farle girare al contrario.. La Juve ha una rosa con giocatori giovani, che hanno già esperienza importante (vedi partita di Milano), con dirigenti come Manna e Giuntoli e faranno di tutto per rinforzare la squadra per la prossima stagione dove speriamo, aspettando la matematica, di avere più impegni con la Champions League».

FASE DIFENSIVA E FUTURO «Sul mio futuro mi annoia… ho ancora un anno di contratto, stiamo lavorando bene e vogliamo arrivare in fondo con un ottimo risultato. La fase difensiva invece sono dettagli che quando le cose vanno bene si abbassa l’attenzione e sicuramente tra i primi responsabili ci sono anche io. Con Empoli e Udinese serviva più attenzione».

FASE COSTRUZIONE «Strigliate non servono in questi momenti, un conto è il risultato e un conto la prestazione. Con l’Udinese vedendo un po’ i numeri abbiamo tirato 13 volte in porta e di media ne tiriamo 13 a partita. Di media abbiamo 5 occasioni a partita e con l’Udinese ne abbiamo avute 6 ma non hai fatto gol. La prestazione non è stata peggiore ma il risultato è chiaro che ci penalizza. Noi che siamo dentro analizziamo tutto, senza farci travolgere dagli eventi. L’equilibrio è molto importante e con l’Udinese abbiamo fatto una buona partita. Nel dettaglio della palla inattiva abbiamo sbagliato e siamo stati puniti, in un altro momento la palla magari usciva… Dobbiamo avere più attenzione nei dettagli».

CHIESA-YILDIZ «Stiamo lavorando tutti i giorni, più giocatori offensivi e di qualità avrò in campo e meglio è, poi però c’è equilibrio della squadra. Il calcio non è un’equazione matematica ma conta il momento, la condizione dei giocatori… L’importante è avere a disposizione giocatori come Chiesa, che sarà importante da qui alla fine come per la Nazionale, così come Yildiz che è giovane e ha già esperienza qui nella Juventus così come gli altri. Domani sarà faticosa, come tutte le partite e servirà attenzione».

PSICOLOGIA QUANTO CONTA «Più parliamo e meno facciamo in questi momenti. Fare risultato domani è molto più impegnativo di altre volte perchè veniamo da un periodo negativo. Abbiamo analizzato le partite perse, dicendo che dobbiamo mettere più attenzione. Dobbiamo correre più degli altri e metterci a pari degli altri, perchè poi abbiamo ottime qualità tecniche. Se non facciamo così faremo fatica ».

ALCARAZ – DJALO «Alcaraz è un giocatore bravo e ha grande capacità di apprendimento. È qui da poco e con l’Udinese non è entrato perchè avevo bisogno di altro in campo, sono contento di lui. Djalo arriva da un infortunio e sta lavorando bene con la squadra, sta crescendo e si renderà utile da qui alla fine della stagione».

CONTE «Non so dove andrà ad allenare, lui è un grande allenatore e ha fatto ottime cose dove ha allenato. Prima di pensare a questo, noi dobbiamo lavorare per arrivare al meglio possibile domani e raggiungere il nostro obiettivo numero 1 che è la Champions. Poi ci sarà la Coppa Italia con la Lazio: servirà entusiasmo, passione e voglia di fare risultato ».

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