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Conferenza stampa Allegri: «Ronaldo se ne va, ma noi non abbiamo alibi» – VIDEO
Conferenza stampa Allegri: le parole dell’allenatore bianconero alla vigilia di Juve Empoli, sfida valida per la seconda giornata
La Juve ha cominciato con un leggero stop il suo campionato, venendo fermata sul 2-2 dall’Udinese. Adesso, per la squadra di Massimiliano Allegri, il prossimo ostacolo è l’Empoli, con il match in programma sabato 28 agosto alle 20.45 all’Allianz Stadium.
Nel giorno di vigilia, Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa per presentare l’incontro. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.
RONALDO – «Domani abbiamo 20 mila persone persone ed è bellissimo per iniziare il cammino in casa. Ieri parlando con Cristiano mi ha comunicato che non ha intenzione di restare alla Juve. Stamattina non si è allenato e per questo non sarà convocato. Ora parliamo dell’Empoli che è la cosa più importante perché abbiamo iniziato ad Udine non riuscendo a vincere una partita che si era incanalata bene. Domani abbiamo l’obbligo di vincere contro una squadra veloce e pimpante che gioca un bel calcio. Serve una partita giusta».
COSE POSITIVE DA UDINE – «Stiamo lavorando bene ma dobbiamo fare delle vittorie. Siamo dispiaciuti per non aver vinto a Udinese, sono capitati due imprevisti che non devono capitare più. Abbiamo fatto una buona partita, nel secondo tempo abbiamo sbagliato tecnicamente come passaggi. Stiamo lavorando per migliorare la condizione fisica, domani saremo in casa davanti al nostro pubblico con una bella atmosfera».
RESPONSABILIZZAZIONE SENZA CR7 – «I ragazzi sono tutti responsabili. Ora con l’assenza di Cristiano sono tutti più responsabili. Ci sono tanti giovani e bisogna migliorare sotto tutti i punti di vista. La differenza la farà quanto in fretta riusciremo a raggiungere un equilibrio mentale per vincere e gestire le partite».
DELUSO DA RONALDO? – «No, assolutamente. Cristiano ha fatto una sua scelta. Nella vita le cose passano. Alla Juve sono passati Sivori, Platini, Del Piero, Zidane, Buffon, grandissimi campioni e grandissimi allenatori. È una legge di vista. Resta la Juve che è la cosa più importante e la base solida per i risultati. È stato tre anni e ha dato il suo apporto, ora va via e la vita va avanti».
SENZA I GOL DI RONALDO – «Io ne ho fatto solo uno di anno. Noi abbiamo giocato le ultime due partite, una in campionato e una amichevole con l’Atalanta. Abbiamo fatto 5 gol ma ne abbiano subiti tre. Nel calcio vince chi ha la migliore differenza reti, è una regola che vige da sempre. Se ne avessimo subite uno o due avremmo tre punti. Gol nelle gambe ne abbiamo: Dybala, Morata, McKennie, Chiesa, Bernardeschi, Rabiot, i difensori; saranno più distribuiti. Ronaldo è una grande campione e ha dato un grande apporto, gli auguro tutte le fortune del mondo per dove andrà a giocare. Anche per i ragazzi è stato un esempio, c’è solo da ringraziarlo ma ora pensiamo ad andare avanti e fare i tre punti».
LA SCELTA – «Avevo detto che sarebbe rimasto? Venerdì abbiamo parlato, a Udine gli ho detto della panchina. Mi aveva detto che sarebbe rimasto. Poi il mercato: è cambiata la situazione e bisogna accettare serenamente. Alla Juve rimane chi ha voglia di rimanere, è molto semplice. Abbiamo il primo obiettivo con la Champions, una squadra con margine di miglioramento».
MERCATO – «Mancano 3-4 giorni. Siamo in linea. Se riusciamo a trovare un giocatore che soddisfa le esigenze e migliora la rosa, bene. Altrimenti restiamo questi. Abbiamo Arthur fuori che sta lavorando, sono soddisfatto però dei ragazzi, la rosa è ottima. Hanno tutti le potenzialità per una grande stagione».
QUESTA MATTINA – «L’ha comunicato ai compagni questa mattina. Come l’ho presa? Non mi meraviglio di niente, nel calcio c’è il mercato e le esigenze. Domani c’è l’Empoli, dobbiamo essere arrabbiati per quanto lasciato ad Udine. Abbiamo lasciato due punti, per l’imprevisto del cartellino del Monopoli che non abbiamo saputo gestire. Anche questa esigenza di Cristiano di non giocare nella Juve veniva vissuta in un altro modo con i tre punti. Alla fine ciò che conta sono i risultati. Dobbiamo farli da adesso in avanti senza un giocatore importante».
MCKENNIE – «Non deve partire, assolutamente. Ha dei gol nelle gambe, si deve disciplinare e migliorare. È un centrocampista offensivo. Dal punto di vista offensivo siamo messi abbastanza bene, per non dire bene».
FORMAZIONE CON L’EMPOLI – «Una cosa che è certa, la formazione che so è quella col Napoli. Quella di domani non la so. Non so se vanno via i sudamericani, non c’è bisogno. Padoin? In gran forma”.
KEAN – «Kean è stato alla Juve, però parlare di giocatori al Psg o altrove non ha senso. Giochiamo domani, cerchiamo di vincere domani, poi tre giorni per pensare al mercato».
MODULO – «Dipende dalle caratteristiche dei giocatori, abbiamo giocatori con caratteristiche estemporanee. Chiesa, Kulusevski, lo stesso Dybala. Ci adatteremo a seconda di chi gioca. I ragazzi sono giovani e c’è da migliorare. E’ un percorso che bisogna fare attraverso le vittorie, aiutano nell’autostima, nel morale, non si può avere tutto da zero a dieci. Un passetto alla volta cercheremo di arrivare a dieci. Sono stato molto contento della prestazione a Udine. Dispiaciuto perché non abbiamo saputo gestire l’imprevisto».
CURIOSO – «Sono incuriosito dalla squadra di domani sera, voglioso di arrivare a fine stagione centrando gli obiettivi. Vedendo giocare meglio la squadra e migliorare i singoli giocatori. Poi continuerò il lavoro che abbiamo iniziato».
RABBIA – «Dobbiamo fare una partita aggressiva, in casa, gli alibi sono per i perdenti e per i deboli. Bisogna fare una partita giusta, come a Udine. Ma cercando di migliorare».
POST RONALDO – «Contraccolpo Ronaldo? Parlato prima, Dybala, Morata, Kulusevski, Bernardeschi, Rabiot, che l’anno scorso ha fatto tre gol e non può fare tre gol. McKennie anche. I difensori dovranno fare gol. Ci sarà migliore distribuzione. Bisogna migliorare i singoli giocatori. Con serenità e voglia di lavorare».
MORATA – “Sta bene! Chiesa? Un attaccante, poi può giocare esterno o nel mezzo, ma è un attaccante. Deciderà domattina».
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