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Conferenza stampa Allegri: «Bisogna avere rispetto per il Venezia» – VIDEO

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Conferenza Allegri pre Juventus-Venezia: “Ci vuole rispetto per il Venezia. Arthur è recuperato”

Conferenza stampa Allegri: le parole del tecnico bianconero alla vigilia di Juve Venezia, valida per la 35esima giornata di Serie A

(inviato all’Allianz Stadium) Dopo la vittoria contro il Sassuolo, la Juve è chiamata a dare continuità anche con il Venezia per blindare il quarto posto e tentare lo scacco matto alla terza posizione del Napoli.

Nel giorno di vigilia, sabato 30 aprile, Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa alle 14 per presentare il match. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.

CHE OCCASIONE E’ PER LA JUVE – «Innanzitutto dobbiamo tornare alla vittoria nel nostro stadio, poi mancano ancora 4 punti alla matematica perché a 70 punti è matematico. Domani abbiamo la possibilità di ottenere i tre punti contro una squadra che ha cambiato allenatore, viene da 8 sconfitte, ma quando ha perso non ha mai dato segni di disfatta. Ha sempre combattuto, fatto dei buoni risultati, è sempre stata dentro le partite. Noi tra l’altro veniamo da un periodo in cui, nelle ultime 4 partite, abbiamo sempre subito gol. Domani bisogna cercare di non subire gol, questo ci avvantaggerebbe, poi cerchiamo di vincere sapendo che non è semplice. Ci vuole rispetto per l’avversario: in questo momento col cambio di stagione, il caldo, giochiamo alle 12.30, pensiamo di aver già raggiunto l’obiettivo ma così non è. Finché la matematica non ci dice che siamo nelle prime 4 posizioni bisogna fare punti. E soprattutto perché dobbiamo fare più punti possibile da qui alla fine».

KEAN – «Non fa mai gol banali, sempre decisivi e sono molto contento. Domani valuterò se farlo giocare dall’inizio o meno. Comunque sia col Sassuolo, oltre al gol che ha fatto, è entrato con lo spirito giusto. Sta bene mentalmente e fisicamente, quindi sono contento di quello che sta facendo».

RIPARTIRE BENE IL PROSSIMO ANNO – «Quest’anno non ci siamo persi per strada, abbiamo avuto un inizio difficile poi l’abbiamo un pochino aggiustato. La squadra sta anche bene fisicamente, nonostante abbiamo diversi giocatori fuori. Dobbiamo finire bene per cercare di continuare quello che abbiamo fatto quest’anno».

PIU’ SPAZIO PER I GIOVANI – «Vediamo se ci sarà la possibilità perché domani mancano un po’ di giocatori. Vediamo chi scenderà in campo.

QUALE PARTITA VORREBBE RIGIOCARE – «Piuttosto vorrei rigiocare la Champions. Non è jolly o non jolly, dobbiamo fare mente locale degli errori fatti, di come sono successe le cose. Ci sono anche le cose positive. E’ inutile fare discorsi ora di come è finita la stagione, mancano 22 giorni e dobbiamo aspettare. Bisogna fare i 4 punti matematici per giocare la Champions l’anno prossimo e poi cercare di giocare al meglio la finale di Coppa Italia».

PROGETTO CON LA SOCIETA’ A LUNGO TERMINE – «Mi hanno fatto molto piacere le parole del presidente. La Juve negli ultimi 10 anni ha vinto molto, ha vinto tanto, è stata anche molto brava in Europa dove ha sempre giocato delle Champions importanti. Bisogna tornare a vincere il prima possibile: quest’anno abbiamo messo una buona base per essere pronti l’anno prossimo e lottare per il campionato fino all’ultima giornata. Per quanto riguarda Klopp, lo conosco poco come persona ma mi sta molto simpatico perché si prende poco sul serio ed è molto bravo. Gli faccio i complimenti per quello che ha fatto e quello che sta facendo. Poi lavora in un ambiente importante come quello di Liverpool. In Italia si tende a buttare giù gli allenatori dalla sera alla mattina, in Inghilterra c’è una mentalità diversa. Stare tanto su una panchina è un vantaggio per gli allenatori e per le società. Poi dipende anche dai risultati, perché Klopp ha fatto anche tanti risultati. Con la squadra abbiamo lavorato bene, in simbiosi con la società, tutti insieme, lavorando sugli errori fatti per conoscersi e dare un po’ di stabilità. Direi che siamo sulla buona strada, ma da lì a vincere ce ne passa perché ne vince solo una. Vincere è una cosa straordinaria, non lottare per il campionato mi gira un po’ le scatole, anzi parecchio. L’anno prossimo bisogna essere in grado di lottare per il campionato fino all’ultima giornata. Gli obiettivi saranno gli stessi: arrivare a marzo ed essere competitivi in tutte le competizioni».

TANTI INFORTUNATI – «Gli infortunati a livello muscolare sono stati nella media perché durante una stagione uno si può fermare una settimana/15 giorni, quelli fuori a lungo sono stati più traumatici. Anche Danilo, che è stato fuori due mesi, lo è stato a livello traumatico, perché non si è strappato durante una corsa ma in uno scontro di gioco a Roma. Questo ci ha penalizzato come numero ma la dice lunga su come si è comportata la squadra. Anche nelle difficoltà numeriche avute, i ragazzi sono stati bravissimi. Questo dimostra il carattere e la voglia di raggiungere il risultato. Ora siamo a quattro giornate dalla fine e viene la cosa più difficile, ossia prendere il risultato».

SITUAZIONE INFORTUNATI – «Arthur domani è a disposizione. Per quanto riguarda Danilo, ha riposato due giorni, ha fatto differenziato due giorni e oggi si è allenato con la squadra. Aveva bisogno di riposare ma domani deve giocare. Poi vediamo gli altri. De Sciglio è fuori vediamo quando rientra, Cuadrado dovrebbe tornare col Genoa, Locatelli e McKennie speriamo di riaverli per la fine del campionato ma è difficile. Stanno lavorando bene, li stanno seguendo bene, vediamo cosa succede».

PORTIERI E LA COSTRUZIONE DAL BASSO- «In tutte le cose ci vuole equilibrio. Non è che l’errore porta al non giocare più dal basso o bisogna giocare dall’alto. Bisogna capire quando farlo, quando si deve calciare lungo. Tutti vogliono giocare dal basso, ma a volte non viene concesso dall’avversario. Come in tutte le cose ci vuole equilibrio. Ci sono delle domeniche in cui capita tutto ai portieri, è capitato la scorsa settimana ma come gli errori li fanno i portieri li fanno anche gli allenatori, gli attaccanti. Li fanno tutti».

TURNOVER MIRATO IN VISTA DELL’INTER – «Per farlo bisogna fare una partita di calcetto. Se mi fanno fare una partita di calcetto giochiamo 7 contro 7 e faccio turnover, altrimenti dobbiamo giocare con quelli che abbiamo. Non abbiamo nessun vantaggio sull’Inter».

TERZO POSTO STA STRETTO – «Il presidente ha ragione, quando non vinci ci son sempre rimpianti. E’ stata una stagione difficile, come ha detto giustamente il presidente, ora abbiamo la possibilità di giocarci il terzo posto col Napoli e cercheremo di farlo nel miglior modo possibile. Guardiamo anche le cose positive: con una stagione così, iniziata in modo difficile, negli ultimi 3 mesi la Juve ha fatto buone cose. Non è da buttare una stagione in cui entri a giocare la Champions l’anno prossimo. Ci sono dei rimpianti perché potevamo fare meglio in alcune situazioni ma ci sono anche lati positivi nel lavoro fatto di un anno».

GIOVANI GIA’ PRONTI PER LA PRIMA SQUADRA – «Fagioli, Ranocchia, Miretti o Soulé? Queste valutazioni le faremo a fine anno. Fateci finire la stagione, cerchiamo di raggiungere gli obiettivi e poi valuteremo il tutto. Quelli che abbiamo dentro li seguiamo quotidianamente perché si allenano sempre con noi, gli altri sono seguiti settimanalmente durante le partite che giocano».

STAGIONE ANOMALA PER TUTTI – «Perché non c’è il valore assoluto di una squadra che possa dominare il campionato. Vengono espressi i valori, poi ci sono anche quelli dell’annata. Io a inizio stagione non pensavo di perdere Chiesa e McKennie uno da dicembre e l’altro a gennaio, come altri giocatori. Non perché mancano loro, ma perché numericamente mancano dei giocatori. Quest’anno il campionato dimostra che non c’è un valore assoluto di una squadra ed è anche bello così perché c’è più equilibrio. È bello vedere come finisce. Le partite da vincere non sono mai scontate e da qui alla fine può succedere di tutto».

RAGGIUNGERE IL TERZO POSTO COSA SIGNIFICA – «Sarebbe importante perché, ripeto, il 10 gennaio avevamo una posizione di classifica brutta, decimi in classifica se non sbaglio. C’è stato piano piano un lavoro, sono stati fatti dei risultati, una rincorsa… Consolidiamo il quarto posto poi vediamo se riusciamo a prendere il Napoli, che è una squadra che fino a ieri lottava per lo Scudetto, ha dei valori e cercherà di rifarsi per fare più punti possibili da qui alla fine del campionato».

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